Interconnector Italia - Svizzera incontro in Regione
Riceviamo e pubblichiamo, il comunicato del comitato Salviamo il Paesaggio Valdossola, a seguito dell'incontro in Regione Piemonte, su progetto Terna "Interconnector-Svizzera-Italia 380kV".
👤 Redazione ⌚ 29 Febbraio 2016 - 15:03 Commentaa-
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A seguito di ns richiesta consegnata a mano al Vice-Presidente Reschigna e all'Assessore all'energia De Santis durante il loro incontro con i Sindaci ossolani a Domodossola il 22 gennaio u.s., la Giunta regionale ha ricevuto a Torino il 18 febbraio 2016 i rappresentanti territoriali di associazioni e comitati dei cittadini interessati dal progetto Terna "Interconnector-Svizzera-Italia 380kV".
Erano presenti al tavolo della discussione: Salviamo il Paesaggio Valdossola, Comitato Mo.N.Te, Associazione Ernesto Ragazzoni Orta, Italia Nostra Milano Nord-Ovest, nonchè Italia Nostra VCO, Mountain Wilderness Italia, Slow Food Valle Ossola, Salviamo il Paesaggio Torino, Coo.R.Di.Te. Piemonte orientale, GAS Domodossola, Associazione Dire,fare,cambiare Villadossola, Comitato No Eco- Mostro Settimo, con deleghe di rappresentanza.
Non erano presenti alcune delle grandi associazioni ambientaliste riconosciute a livello nazionale, seppur invitate all'appuntamento. All'incontro le sopracitate associazioni e comitati hanno espresso alla Giunta regionale le loro perplessità e contrarietà riguardanti il progetto di Terna.
In allegato il documento presentato da Salviamo il Paesaggio Valdossola, sottoscritto anche dalle altre associazioni presenti e fatto mettere agli atti. Italia Nostra ha posto l'accento sull'inutilità dell'opera, presentando un dossier di 48 domande che saranno esaminate in un prossimo tavolo tecnico, da indire in sede di commissione regionale competente.
La Giunta si è espressa ribadendo la propria posizione di mediazione tra il progetto di Terna e le necessità del territorio ossolano, non dipendendo dalla Regione la decisione di fare o non fare l'opera, ma sottilineando come l'infrastruttura sia di interesse non solo nazionale, bensì strategico europeo.
Non possiamo condividere una posizione tanto subordinata della Regione, la quale accetta senza alcuna opposizione le decisioni del Governo, ben sapendo che il progetto Interconnector non porterà alcun beneficio in termini strategici economici, occupazionali e sociali ai cittadini piemontesi, tantomeno da quelli risiedenti nelle zone montane interessate dall'attraversamento delle nuove inee elettriche.
Gli unici benefici per la popolazione deriveranno dalla Razionalizzazione delle linee di fondovalle in Formazza. Questo progetto è però distinto da Interconnector ed è la parte che ribadiamo sia realizzata, completamente interrata, quale compensazione ambientale concordata fin dal 2009.
Dall'articolo su La Stampa di venerdì 26 febbraio si apprende che la Giunta regionale dà parere favorevole al progetto, prendendo "semplicemente atto che Interconnector è un piano strategico di rilevanza internazionale".
E' quantomeno curioso constatare che l'opera nasca tra il 2012 e il 2014 per importare dalla Svizzera energia elettrica a un prezzo più basso, perchè prodotta dalle centrali nucleari, e agevolare economicamente le aziende energivore italiane. Si apprende ora che l'interesse strategico è diventato sovranazionale. Ci si chiede quindi quale sia la reale destinazione d'uso di Interconnector, che nel frattempo i cittadini italiani hanno finanziato in bolletta, da 6 anni a questa parte, per un totale di tre miliardi di euro.
Reschigna afferma anche "che il 90 per cento dei problemi sono stati risolti". Questa dichiarazione non trova riscontro nella realtà conosciuta alle associazioni, ai comitati e ai cittadini. Le linee in altissima tensione arrecheranno danni paesaggistici e ambientali permanenti, ovunque siano posizionate nelle zone alpine di interesse escursionistico e turistico. La stazione di conversione di Pallanzeno, con quelle dimensioni (11 campi di calcio e capannoni alti 20 metri) sarà di impatto negativo anche se spostata, come da ultime indiscrezioni, nei prati di Piedimulera nel luogo precedentemente individuato per l'ospedale unico.
Registriamo infine un'ultima nota apparsa sul sito del Ministero dell'Ambiente: www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/855 "con nota del 24/02/2016 (prot. DVA-2016-0004757) è stata concessa una sospensione del procedimento di 10 mesi."
Ne prendiamo atto.
Filippo Pirazzi e Sonia Vella
referenti Comitato Salviamo il Paesaggio VALDOSSOLAQui il Memorandum Incontro Leggi QUI il post completo