L'Alessi "presta" i dipendenti al Comune
Il lavoro, le persone, la comunità locale e il Made in Italy: alla ricerca di un circolo virtuoso, per non fermarsi davanti alla crisi. L'azienda Alessi "presta" i suoi dipendenti alla comunità.
👤 WebMaster ⌚ 3 Giugno 2013 - 15:01 Commentaa-
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Alessi, storica azienda familiare e noto marchio del design italiano, presenterà il 13 giugno prossimo nella sua sede di Crusinallo (VB) il progetto “Buon Lavoro – La Fabbrica per la Città”, un’iniziativa promossa in collaborazione con il Comune di Omegna, che prevede la destinazione di un significativo numero di ore di lavoro dei dipendenti ad attività di utilità sociale sul territorio, da oggi fino a novembre 2013.
La scelta strategica di mantenere una parte rilevante della produzione in Italia, che la Alessi ha fatto anni fa e in cui continua a credere nonostante la crisi, comporta anche la necessità di gestire il difficile equilibrio tra domanda e offerta produttiva.
Tra le tante iniziative che l’azienda mette in campo a questo scopo, c’è anche “Buon Lavoro – La Fabbrica per la Città”: un modo di valorizzare diversamente il lavoro delle persone, realizzando insieme un importante progetto sociale a favore della comunità all’interno della quale l’azienda vive e lavora.
Sono 286 i dipendenti – operai, impiegati e dirigenti - che hanno volontariamente deciso si aderire all’iniziativa, quasi l’85% del totale del personale della sede di Omegna. Per ognuno di loro sono state destinate al progetto da 1 a 8 giornate di lavoro normalmente retribuito, per un totale di circa 9.000 ore al servizio della comunità locale, da realizzarsi tra giugno e novembre.
“Questo progetto mi piace particolarmente – dice Michele Alessi, Amministratore Delegato - perché mette insieme alcuni elementi caratterizzanti per la nostra azienda: insistere sul mantenimento di una produzione in Italia, con le difficoltà che questo comporta; la cura per le persone, che si traduce anche nel considerare il lavoro non solo come fonte di guadagno ma anche di soddisfazione; e il desiderio di portare avanti un impegno in ambito sociale, anche al di là della nostra attività ordinaria d’impresa.
E’ da considerarsi un unicum, per l’eccezionale convergenza di fattori che ha permesso alla Alessi di sobbarcarsi quest’anno un impegno organizzativo ed economico piuttosto rilevante, ma contiamo che in un momento in cui si parla solo di crisi, possa essere una bella storia da raccontare. E magari anche uno stimolo, per chi di dovere, per provare a pensare un nuovo modello di partnership tra pubblico e privato che crei sinergie positive tra diversi ordini di necessità”.
L’idea ha infatti trovato rispondenza in un pressante bisogno del contesto: la Città di Omegna, come molte amministrazioni locali, si trova oggi in una situazione di difficoltà economica tale da essere costretta a ridurre i costi dei servizi per la comunità e a fare appello al volontariato da parte dei cittadini.
“Quest’anno il bilancio del nostro Comune si trova in condizioni molto critiche – racconta Adelaide Mellano, sindaco della città. - Abbiamo dovuto sospendere tutte le attività straordinarie e tagliarne molte anche di quelle ordinarie, come quelle relative alla pulizia della città, per la quale abbiamo lanciato una campagna di raccolta volontari. Sulla scuola, poi, non saremmo mai riusciti a fare alcun intervento migliorativo. Il lavoro non manca… sono i fondi che non bastano mai. Questo progetto è un esempio straordinario di come tra le imprese e le amministrazioni pubbliche possano nascere collaborazioni che vanno al di là della semplice beneficenza”.
Le principali attività che vedranno coinvolto il piccolo esercito di volontari Alessi riguardano l’intervento di tinteggiatura e riordino degli oltre 3.000 mq della scuola De Amicis; la manutenzione ordinaria degli spazi pubblici, dei giardini e dei parchi del lungolago; l’affiancamento degli operatori sociali nell’accompagnamento a bambini, anziani e disabili.
Proprio in quest’ultimo ambito nasce, inoltre, un progetto nel progetto: la creazione all’interno degli spazi della fabbrica di un laboratorio artigianale per utenti disabili, un’iniziativa a lungo termine, gestita dagli educatori del CISS e coadiuvata, almeno per qualche ora e almeno per quest’anno, dai volontari della Alessi.
A sostegno del progetto si è mossa anche la Fondazione Comunitaria del VCO, con un contributo a copertura dei costi vivi delle attività: “Non potevamo non dare il nostro supporto – commenta Ivan Guarducci, Presidente della Fondazione - ad una iniziativa che ha in sé tanti dei valori che sottendono la nostra mission: il territorio, la filantropia, il volontariato e la responsabilità sociale d’impresa”. Leggi QUI il post completo