Verbania documenti: "Dalla Verbania dell’83 ai giorni nostri"
Verbania documenti (VB/doc) invia il terzo capitolo della narrazione sulle eccellenze di Verbania in previsione di un secondo convegno, a gennaio, al Circolo Zappelli per la valutazione del progetto di ristrutturazione di piazza Fratelli Bandiera.
👤 Redazione ⌚ 30 Dicembre 2015 - 11:20 Commentaa-
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LUIGI GHIRRI dalla Verbania dell’83 ai giorni nostri
La fotografia è diventata, anche in Italia, una manifestazione artistica apprezzata dal grande pubblico.
Abbiamo dedicato il terzo capitolo della prima serie delle eccellenze di Verbania a Gabriele Basilico.
Luigi Ghirri è stato, con Gabriele Basilico, uno dei grandi innovatori della fotografia italiana degli ultimi 40 anni.
Nel 1983 una serie dei suoi scatti era apparsa in un album titolato: “Quattro a Verbania”. La copertina riproduceva una immagine di Luigi Ghirri: l’abbiamo pubblicata come commento visivo di quel terzo capitolo. Luigi Ghirri fu introdotto a Verbania da Natale Zoppis, fotografo d’arte cresciuto tra noi, con curricula professionali che vanno dalla Società Umanitaria di Milano al Museo del Paesaggio, alla scuola sperimentale di fotografia dell’ITIS Cobianchi, alle mostre personali e collettive.
Luigi Ghirri (Scandiano 1943- Roncocesi 1992, nei pressi di Reggio Emilia) ha cambiato il nostro sguardo sugli spazi urbani aiutandoci ad abituarci ad un paesaggio profondamente mutato dopo gli anni ’70 e ’80 (Marco Belpoliti - La Stampa, dicembre 2015).
Luigi Ghirri sperimentò a Verbania, nel periodo della deindustrializzazione, una fotografia che sarebbe approdata, quasi nel medesimo arco di tempo di Basilico, a proporre immagini (da pag. 34 a 45) che favorissero quella stessa riflessione sul divenire cittadino che accompagnava le fotografie del suo collega nell’arte visiva. Valgono per Luigi Ghirri, infatti, le stesse considerazioni proposteci da Basilico in quell’album edito da Electa, nella stagione culturale della Ghilitiga promossa dall’Assessore alla cultura Ivana Ronchi nell’Amministrazione del Sindaco Giacomo Ramoni.
La ricerca di nuove vie all’economia cittadina che la individuazione delle eccellenze del tessuto urbano prometteva allo sviluppo del turismo locale, promuoveva una nuova dimensione dell’avvenire di Verbania e del suo territorio.
Un’immagine goliardica della più grande scuola di Verbania, l’ITIS Cobianchi, mostra la statua del fondatore, Lorenzo Cobianchi, con il camice bianco dei chimici, i diplomati dell’industria principe della città di allora.
La scuola, la ricerca, la formazione, la cultura, si affacciano nella vita cittadina come produttori di conoscenze e sviluppo per una città che non abbandona la sua storia mentre cambia il suo avvenire.
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