I pinocchi cusiani nel mondo
Riportiamo una delle storie raccontate da CNA Piemonte Nord, riguardante i pinocchi realizzati dalla ‘Mastro Geppetto’ di Casale Corte Cerro. Fino a febbraio 2016 sono fra i protagonisti della mostra ‘Carissimo Pinocchio’ a Torino.
👤 Redazione ⌚ 3 Gennaio 2016 - 18:06 Commentaa-
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C’era un volta e c’è ancora oggi. Il fascino di Pinocchio non ha tempo e nemmeno confini. Dalla Valle Strona, nella provincia del Verbano Cusio Ossola, centinaia, centinaia e centinaia di pinocchi di legno arrivano fino in America, in Australia, Nuova Zelanda e persino in Giappone.
E viaggiano su e giù per tutta Italia. Sono i pinocchi che nascono dal 1996 alla ‘Mastro Geppetto snc’, ditta che ha le sue radici nel laboratorio di giocattoli in legno fondata molti anni prima e da generazioni di artigiani tornitori. L’impresa è a conduzione famigliare: Giuseppe, Valentino, Angelina e Cinzia Piana, Valentino ed Eleonora Alessi.
Alcuni di questi sono protagonisti in questo periodo della mostra da titolo ‘Carissimo Pinocchio’ allestita nella Chiesa e nella Sala di Cuorgné del Borgo Medievale di Torino, all’interno del Parco del Valentino, che si può visitare fino al 14 febbraio 2016.
“Attualmente - racconta Valentino Alessi - realizziamo più di 100 articoli diversi a tema. Non nascondo che i primi anni sono stati duri, soprattutto dovuti agli alti costi di gestione, ai materiali, ai test di conformità. Ma non ci siamo mai fermati: la richiesta c’era e continua ad esserci. Sono tanti i negozi in tutta Italia che ce li richiedono, oltre che all’estero”.
I pinocchi che nascono alla Mastro Geppetto sono infatti dei gran viaggiatori, vengono esportati in Australia, Nuova Zelanda e in America. Senza dimenticare il Giappone.
Sono poche le aziende che li realizzano così ‘a regola d’arte’. Tanti, invece, i tentativi di imitazione e contraffazione. “Sono soprattutto fatti - spiega Alessi - in Cina. I nostri sono originali e certificati. In collaborazione con la Fondazione nazionale Carlo Collodi applichiamo un ologramma con dei numeri su ogni prodotto: se si inserisce quel codice in uno spazio apposito sul sito www.pinocchio.it si risale a chi l’ha realizzato. E’ un ulteriore certificato di garanzia di originalità, che garantisce la tracciabilità”, così come avviene grazie all’etichetta degli alimentari.
La ‘Mastro Geppetto’ non esce spesso per mostre o eventi, ma al contrario ha sempre le porte aperte per accogliere bambini e adulti. “Apriamo i nostri laboratori - conclude - alle scuole e ai turisti. Mostriamo tutte le fasi della lavorazione, fino alla pittura, verniciatura e all’assemblaggio. E’ bello vedere i bambini incuriositi e affascinati da quello che facciamo”. Curiosità e stupore che coglie anche i più grandi, perché Pinocchio è un mito intramontabile.
Sabrina Maio Leggi QUI il post completo