Il Coub VCO sulla "diatriba" ConSerVco/Comune Verbania
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato a firma del Presidente del Consorzio obbligatorio unico di bacino del Verbano Cusio Ossola Coub VCO dal titolo: "L'ingiunzione al Comune di Verbania: precisazioni".
👤 Redazione ⌚ 11 Dicembre 2015 - 13:03 3 commentia-
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L'ingiunzione al Comune di Verbania: precisazioni
Anche in questa delicata fase il Consorzio deve mantenere il suo ruolo istituzionale di arbitro, così come assegnatogli dal contratto di servizio, ma alla luce dell'iniziativa giudiziaria assunta da Conser verso il Comune di Verbania occorre che i cittadini conoscano l'effettiva situazione di fatto.
1) Il Sindaco di Verbania, al pari di altri suoi colleghi, ha più volte espresso criticità rispetto alla qualità dei servizi resi dalla società partecipata;
2) Il tema di sostanza non è una somma di denaro dovuta o meno e in che misura, ma l'affermazione di un principio utile a stimolare una più elevata qualità complessiva di tutti i servizi di igiene urbana, che sono indubbiamente strategici per lo sviluppo del territorio;
3) I disservizi di cui si parla sono oggi contrattualmente “servizi non resi” ai diversi comuni e vanno quantificati dal COUB;
4) Per tale ragione, ed anche in osservanza al contratto sottoscritto con il Consorzio ed al suo operato in tema di disservizi (rilevazione, rendicontazione, quantificazione), meglio avrebbe fatto Conser ad attendere la conclusione della procedura contrattuale. L'ingiunzione di pagamento è quindi un atto di forza, trattandosi di una questione che coinvolge soggetti pubblici, di cui i dirigenti della società dovranno rendere conto nelle sedi opportune;
5) Nonostante l'ingiunzione notificata credo che vi sia ancora un discreto margine per una definizione bonaria dell'intera vicenda. Difatti, prima di Natale vi sarà un altro incontro nel quale si potrebbe cristallizzare l'intera vicenda dei disservizi in favore dei Comuni, ma senza pregiudizio per la posizione economica della società.
Va però chiarito che il Comitato di controllo e coordinamento della società, che include anche una rappresentanza dei sindaci della provincia, ha correttamente validato – cioè confermato – i disservizi annoverati nel registro unito, perlopiù indicati proprio da Conser, trasformandoli in servizi non resi. Questo è un punto fermo che non può essere messo in discussione.
Prova di tali disservizi sono le infinite segnalazioni di cittadini e sindaci rispetto ai problemi delle mancate raccolte; si aggiungono le raccolte tardive che in ogni caso producono diseconomie del servizio e rappresentano ad oggi, a tutto voler concedere, chiari inadempimenti contrattuali.
Rispetto ai lavaggi la situazione è più grave: il COUB al fine di sgravare Conser di una parte dei mancati lavaggi ha richiesto – peraltro dopo un incontro personale e un accordo con l'amministratore unico – copia delle schede di servizio, ma la società non ha voluto fornirle asserendo che si tratta di atti ad uso organizzativo interno. Il fatto è inaccettabile e non resterà senza conseguenze sul piano politico e penso anche su quello più strettamente societario. Rammento che il Comune di Verbania è azionista di maggioranza relativa con il 33% ed aggrega ben oltre la metà della compagine sociale.
I problemi allo spazzamento stradale invece si confermano percorrendo le vie della nostra città: sono molte le segnalazioni pervenute al COUB e subito girate a Conser per sollecitare interventi di pulizia. Dai report sulle terre da spazzamento che il gestore stesso ha inviato al consorzio si rileva poi una forte diminuzione dei quantitativi raccolti. Una prima flessione è indicata nel mese di settembre, ma in ottobre il dato è parecchio diminuito ed è addirittura inferiore al dieci per cento di quanto raccolto, cioè spazzato, nello stesso mese del 2014.
La situazione di fatto, pertanto, ha imposto al Comune di Verbania di opporsi alla richiesta di pagamento per le molteplici situazioni di difetto che caratterizzano l'intera vicenda contrattuale.
Va anche detto che permane una certa reticenza della società nel riferire al COUB le risultanze delle proprie attività aziendali, non solo quelle operative, rendendo più difficoltoso il controllo analogo che il Consorzio deve svolgere per suo dovere istituzionale.
Anche in questa circostanza, quella dei disservizi, la società è in difficoltà e non vuole ammettere i suoi gravi problemi gestionali. Di fatto, i disservizi validati restano e resteranno servizi non resi e, una volta valorizzati economicamente, dovranno essere portati in deduzione delle fatture successive.
Ritengo infine che Conser vada stimolata e condotta a fare meglio il suo mestiere; questo significa in primo luogo metterla dinanzi alle sue mancanze, in modo che possa “correggere il tiro” e adempiere fedelmente all'impegno contrattuale assunto con il COUB e con tutti i comuni consorziati.
Sono poi profondamente convinto che la società deve rispondere alla volontà di tutti i Comuni consorziati, ben settantasette, e non può invece essere autoreferenziale e negare taluni profili di criticità che emergono dal monitoraggio dei servizi oggi erogati. Leggi QUI il post completo