Nobili: Provincia di Quadrante’ scelta coraggiosa

Nobili: “Il Governo ci deve riconoscere di aver risposto con efficacia alle esigenze di riforma. Da subito il confronto tra i territori per nome, capoluogo e distribuzione dei servizi”.

  
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Nella sua seduta decisiva per formulare la proposta di riordino delle Province piemontesi, la Conferenza delle Autonomie Locali – pur all’interno di un dibattito animato da contrapposizioni – si è espresso per la soluzione di ‘Quadrante’, che riunisce in un solo ente di area vasta Verbano Cusio Ossola, Novara, Biella e Vercelli. “Si è riusciti a far approvare una proposta che è quella validata dalla Cabina di Regia del VCO, dagli Stati Generali convocati con Novara a Stresa lo scorso 15 settembre e sottoscritta dall’Unione Province Piemontesi” ricorda il Presidente Massimo Nobili.

“Una scelta coraggiosa che ha messo a nudo una certa debolezza di un organismo di rappresentanza dei territori del Piemonte, dove – non va nascosto – con fatica si è riusciti a far prevalere una visione di riordino che rispondesse ai requisiti e obiettivi imposti dal Governo. Penso che alla fine abbia vinto il senso di responsabilità che il Paese ci chiede e che va dimostrato con i fatti. E’ indubbio – prosegue il Presidente del Verbano Cusio Ossola e dell’UPP – che ciò abbia significato per tutte le parti in causa rinunce a proprie prerogative, ma non si poteva cadere nell’errore di assecondare localismi quando in gioco c’è il futuro complessivo dei territori e delle sue comunità”.

“Ora dobbiamo lavorare, con uno sguardo d’insieme innovativo e rispondente allo spirito dei tempi, alla definizione di un ente intermedio che possa davvero liberare energie e mettere in moto sviluppo implementando potenzialità ancora latenti di una realtà territoriale che tutta insieme copre una superficie di 6.600 kmq, rappresenta oltre 900 mila abitanti. Un ente di coordinamento per 333 comuni, con un tessuto economico di quasi 84 mila imprese, secondo solo a quella di Torino”.

“Attendiamo la deliberazione regionale e che il Governo si esprima su questa nostra proposta che va anche oltre ai criteri impartiti e intanto continuiamo a dare battaglia per vedere riconosciuto il diritto all’elezione diretta. Non possiamo rinunciare – continua Nobili – al mandato popolare, perché vorrebbe dire partire con un ente fin dall’inizio azzoppato. Di quattro amministrazioni se ne fa una: non si può negare a questa la forza di gestire il territorio con la votazione democratica di presidente e consiglio”.

“Noi fin da subito avvieremo un confronto tra i territori per dare un nome a questa nuova Provincia, individuare la sede di capoluogo e soprattutto affrontare l’aspetto prioritario di questa riorganizzazione amministrativa: la distribuzione tra le diverse aree di servizi e uffici. La sfida è il mantenimento di quelli ritenuti prioritari nel Verbano Cusio Ossola” evidenzia Nobili che conclude come il compito inderogabile di autoriforma, necessaria per risollevare l’Italia, spetti ora agli altri livelli istituzionali: “al Parlamento rivedendo i numeri di chi siede nelle due Camere; alle Regioni ridisegnando i confini territoriali laddove le dimensioni non ne giustificano l’ esistenza insieme a un riassetto globale che le porti a concentrarsi sulle funzioni proprie, legislative e di programmazione, delegando alle nuove Province i compiti amministrativi e operativi su area vasta”. Leggi QUI il post completo