Animali selvatici: che fare se si trovano?
Come ogni primavera, si ripresenta il problema dei piccoli di capriolo, e di altre specie, che si possono incontrare nei boschi e nei prati del territorio provinciale.
👤 WebMaster ⌚ 14 Maggio 2013 - 13:03 Commentaa-
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E come tutti gli anni l’ufficio tutela faunistica vuole fornire ai cittadini un po’ di informazioni.
Nei mesi di maggio e giugno il capriolo partorisce uno o due piccoli. Entro sessanta minuti dalla nascita i cuccioli sono in grado di reggersi sulle zampe e di muoversi con discreta agilità.
Nonostante ciò, durante il primo mese di vita, i piccoli non sviluppano l’istinto di fuga e, in caso di disturbo, restano immobili accovacciati tra l’erba alta a poca distanza dalla madre che bruca.
Questo comportamento permette al piccolo di rimanere nascosto dai predatori, mimetizzandosi perfettamente tra la vegetazione, soprattutto grazie al mantello maculato e all’assenza di odore dovuta alla pulizia fatta dalla madre al momento della nascita. Anche se a noi lo può sembrare, i giovani caprioli non sono stati abbandonati dalle madri, stanno solo attendendo che tornino da loro per nutrirli, non appena finito di alimentarsi.
Passeggiando in prati e boschi, all’inizio dell'estate, non è raro l’incontro con un piccolo capriolo: è bene sapere che il pericolo per questi animali, non deriva tanto dalla presenza di predatori naturali quanto da alcune azioni umane che possono essere altrettanto dannose. I piccoli di capriolo trovati casualmente, non devono essere soccorsi, non devono essere toccati o spostati da dove si trovano, pena la loro stessa futura sopravvivenza. La persona deve al contrario allontanarsi nel più breve tempo possibile per permettere alla madre di tornare dal proprio piccolo per portarlo al sicuro in un altro luogo.
In ordine all’aspetto normativo, preme ed è doveroso informare che la normativa vigente (Legge 157/1992 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.”, art. 3, comma 1, e art. 21, comma 1, lettera o) vieta a chiunque di catturare uccelli e mammiferi selvatici nonché di prendere e detenere uova, nidi e piccoli nati di mammiferi e uccelli appartenenti alla fauna selvatica, a pena di incorrere in sanzioni pecuniarie che vanno da 100,00 a 600,00 € (L.R. 5/2012 “Legge finanziaria per l'anno 2012.” art. 40, comma 5, lettera v).
Nel caso in cui il selvatico ferito si trovasse su una strada e costituisse un pericolo, si prega di contattare il Corpo di Polizia Provinciale ai numeri 335-5985401 o 335-5985400, dove troverete sempre qualcuno che vi risponderà.
L’ufficio provinciale è comunque sempre a disposizione per fornire qualsiasi informazione dal lunedì al venerdì nei seguenti orari:
lunedì e giovedì: 9:30 – 12:30 14:30 – 16:30;
martedì, mercoledì, venerdì: 9:30 – 12:30;
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