Lettera contro lo spreco alimentare

Riceviamo una lettera aperta di Piera Ramoni, Responsabile Centro d’ascolto, Trobaso, nella quale denuncia lo spreco alimentare: "Grande distribuzione senz’anima - Negozio tradizionale con più coscienza".

  
a-
+
Gent. Redazione Verbania Notizie,
con profonda amarezza scrivo, anzi riscrivo, queste righe e nello stesso tempo mi rendo conto dell’inutilità di quello che sto facendo.
Credetemi non per pessimismo ma per realismo.

Mi permetto di segnalarvi, ancora, lo spreco alimentare che continua, da parecchi anni da parte della grande distribuzione. Solo una minima parte viene recuperato.

Faccio un’ esempio : per non avere gli scaffali vuoti il pane, in certi supermercati, viene sfornato fino alle 18-19 e poi il giorno dopo viene buttato. Nello stesso tempo da noi, nel nostro Centro d’Ascolto le persone in difficoltà vengono a chiedercelo. Tenete presente che esiste un servizio di raccolta e distribuzione organizzato dal nostro Comune.

Mi chiedo per che cosa è stato coltivato, con fatica, quel grano che finisce nell’immondizia, oppure quella povera bestia (pollo, tacchino, maiale, vitello ecc.) per che cosa è nata, vissuta male e uccisa per essere gettata nella pattumiera?

Senza nemmeno fare la divisione della raccolta differenziata. Poi se a qualche dipendente venisse uno scrupolo di coscienza e cercasse di chiamare una qualsiasi associazione di volontariato, se scoperto, verrebbe minacciato di licenziamento, scrivo per esperienza diretta.

Qualcuno può darmi qualche spiegazione?

I nostri genitori, i nostri nonni, si scandalizzerebbero, per loro il cibo era importante, non si poteva sciupare e il pane era sacro, sicuramente si domanderebbero se stiamo impazzendo.

L’ Expo ha finito il suo tempo, mi chiedo se ai responsabili di tutto questo avrà lasciato qualche motivo di riflessione? Avranno visitato il Padiglione Zero? “Nutrire il pianeta” dice loro qualche cosa?

Mi piacerebbe invitarli a passare qualche ora in un qualsiasi Centro d’Ascolto o in una qualsiasi mensa per disperati.

Le varie iniziative, lodevoli, (Raccolte di fondi per le varie ricerche sulle malattie, sostegno alla Banca del latte umano, iniziative a favore della scuola, ecc.:), che quasi tutti i vari Supermercati fanno, serviranno per lavare la loro coscienza oltre che per farsi pubblicità?

Questo spreco, inoltre, produce inquinamento gratuito con antiparassitari e diserbanti poi c’è il mangime per gli animali coltivato con OGM, la pesca intensiva che svuota i mari, l’inquinamento dovuto al trasporto su gomma e altre cose di questo genere, poi per ultimo l’intasamento degli inceneritori.

Quello che si recupera è troppo poco, buttare sarà più veloce e conveniente per il Supermercato, ma noi, poi, paghiamo il prezzo più alto.

Credo che quello che sta succedendo sia veramente vergognoso.

Grazie per lo spazio
Piera Ramoni, Responsabile Centro d’ascolto, Trobaso
Leggi QUI il post completo