Una Verbania Possibile: referendum contro privatizzazione forno crematorio
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Gruppo Una Verbania Possibile a sostegno dei cittadini promotori del referendum contro la privatizzazione del Forno Crematorio.
👤 Redazione ⌚ 31 Ottobre 2015 - 16:33 Commentaa-
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Sostegno al Referendum contro la privatizzazione del Forno Crematorio
Nel merito della campagna referendaria che si sta aprendo a Verbania, il gruppo "Una Verbania Possibile" (Cittadini con Voi e Sinistra & Ambiente) sosterrà convintamente il comitato aiutandolo in tutti i modi possibili affinché il referendum abbia pieno successo.
Le ragioni di condivisione sono su molteplici piani: tutela ambientale/sanitaria (mancata certezza sulle quantità e qualità dei fumi immessi dal forno nell'ambiente che coinvolgono quartieri fortemente abitati), valutazioni economiche (attualmente il forno porta importanti introiti nelle casse del comune e non è possibile concedere una delega in bianco all'amministrazione che potrebbe concludere un pessimo affare coi privati, in una sostanziale mancanza di certezza su costi e benefici per la collettività) e motivi etici (non é accettabile che una amministrazione faccia un passo così importante senza adeguata informazione preventiva e condivisa).
Non poniamo preclusioni ideologiche alla privatizzazione di alcuni servizi, e nulla abbiamo contro il fatto che il servizio del forno possa essere gestito da privati, questo però a condizione che ci siano regole chiare che oggi mancano.
Ad esempio: quali i numeri massimi di cremazioni al giorno/mese/anno?
Quali i vantaggi per il comune di Verbania in termini economici?
Si sono valutate condizioni di privilegio da riservare ai cittadini verbanesi?
Quali garanzie sulla qualità complessiva del servizio?
Siamo sicuri che la zona sia davvero la migliore e che non sia possibile una deroga per ricollocare il forno?
Tutte questioni che in commissione si sarebbero potute discutere.
Il nostro invito, infine, é rivolto alla maggioranza: ritirino la delibera oggetto di referendum e aprano una discussione vera, chiara e senza reticenze e preclusioni al fine di concordare la migliore soluzione per la città, che farà risparmiare a tutti tempo e lavoro e che sarebbe utile per iniziare finalmente una stagione di dialogo che ad ora continua ad essere arrogantemente negato.
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