Non tutta la plastica va nella plastica
Un aggiornamento ai cittadini sul corretto smaltimento della plastica: è questo lo scopo della campagna promossa dal consorzio pubblico che si occupa dei rifiuti del VCO (il Coub).
👤 Redazione ⌚ 6 Ottobre 2015 - 18:48 15 commentia-
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Per ovviare agli errori che vengono commessi in questo settore della raccolta differenziata, con un conseguente costo maggiore per lo smaltimento, nasce la campagna: "NON TUTTO CIÒ CHE È DI PLASTICA VA NELLA PLASTICA ... SOLO GLI IMBALLAGGI !"
Arriva quasi al 30 percento del volume, la quantità di oggetti che vengono trovati impropriamente nei sacchi.
Questo significa una riduzione degli introiti che derivano dalla vendita della plastica da riciclare, mentre una migliore raccolta potrebbe invece permettere di abbassare la Tari per i cittadini del Vco.
Ma qual'è la plastica da raccogliere? Tutto ciò che fa parte degli imballaggi.
Si quindi a bottiglie di acqua, bibite, latte, olio, flaconi e dispenser di detersivi, cosmetici, contenitori per salse, creme e yogurt, vaschette per alimenti, blister e involucri sagomati, buste e sacchetti per merendine, patatine e pasta, reti per frutta e verdura, pellicole trasparenti, sacchetti, piatti e bicchieri monouso, vasi da fiori, materiali da imballaggio.
No invece a utensili da cucina, cartelline in plastica, penne e cancelleria, tubi, palloni, giocattoli, rasoi, cd, mouse, attrezzi da giardino, pannolini, posate in plastica, oggetti da spiaggia, cavi elettrici, tetrapak e tappetini per le auto. I Quali devono finire nel sacco bianco dell'indifferenziato oppure all’area di conferimento per rifiuti ingombranti.
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