Primo consiglio comunale con nuova giunta
Primo consiglio comunale del 2012 per Verbania con i nuovi ingressi in seguito al rimpasto in giunta. Nei banchi degli assessori debutto per il senatore leghista Enrico Montani e per il consigliere provinciale del Pdl Matteo Marcovicchio.
👤 ⌚ 31 Gennaio 2012 - 16:53 Commentaa-
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Montani si è dimesso da consigliere comunale, al suo posto il primo dei non eletti nella lista del Carroccio Danilo Quaranta. Nuovo anche il capogruppo del Pdl: Franco Maria Franzi pro tempore sostituirà Giorgio Tigano, che si è dimesso dal suo incarico di capogruppo e resterà in maggioranza come consigliere indipendente.
All’ordine del giorno lunga lista di interpellanze e interrogazioni. Il Pid ha chiesto ragione dell’assessorato negato nel recente rimpasto, il sindaco ha risposto che gli assessorati vengono assegnati sulle competenze e non solo in merito all’appartenenza politica, e che nei prossimi mesi probabilmente un assessore si dimetterà a causa di nuovi impegni e che quel posto potrebbe poi essere assegnato a un esponente del Pid. A microfoni spenti, si dice che la dimissionaria potrebbe essere Adriana Balzarini, a causa del suo nuovo incarico nel nuovo Ente Parchi del Lago Maggiore.
Novità emergono nella risposta all’interpellanza di Vladimiro Di Gregorio, capogruppo di Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani, sullo stato di degrado della stazione di Fondotoce e sui lavori del movicentro. “Nel maggio 2011 – ha detto l’assessore al Patrimonio Massimo Manzini – i lavori si erano di nuovo bloccati a causa di una carenza di liquidità dell’azienda che aveva difficoltà a pagare i fornitori, era stato anche aperto un tavolo in Provincia, poi la situazione è rientrata e presto i lavori potranno ripartire”. Manzini ha anche riferito che è arrivata la risposta positiva alla richiesta inoltrata dal sindaco Zacchera e dal presidente della Provincia Massimo Nobili per poter utilizzare come parcheggio l’area privata recintata.
Il Consiglio ha bocciato l’ordine del giorno sul testamento biologico presentato da Di Gregorio: voto trasversale, con 12 contrari, 9 favorevoli e 12 astenuti. Nel dibattito sono intervenuti i tre medici presenti in consiglio: Sergio Cozzi, Giorgio Tigano e Roberto Boldi: tutti hanno sottolineato la mancanza di leggi nazionali in materia e di una normativa che andrebbe a ostacolare il rapporto tra medico e paziente che solitamente scelgono insieme come gestire l’ultima fase della malattia e della vita.
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