"Gustus" e anniversario del Civico Museo Archeologico
Sabato 26 settembre 20915 giornata a Mergozzo con Gustus per le vie del borgo e, in concomitanza, l'undicesimo anniversario del Civico Museo Archeologico, nato nel 2004 dal riallestimento con criteri moderni dei materiali raccolti fin dal 1969 dal GAM-Gruppo Archeologico Mergozzo.
👤 Redazione ⌚ 25 Settembre 2015 - 20:01 Commentaa-
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Ritorna GUSTUS "i veri Sapori della Tradizione del Verbano Cusio Ossola" nella sua XIII edizione.
Dalle 16.00 alle 23.00 nelle vie del centro storico si allestiranno banchi d'assaggio di prodotti tipici.
Gustus, lo chiamavano i Romani, Gustus lo potremo chiamare ancora oggi, il soffermarsi ad assaporare i prodotti delle nostre terre e deliziare il palato con miglior vini, ritrovarsi attorno ad un tavolo, stupirsi dei profumi che da sempre hanno accompagnato la vita dell'uomo, costruendo nuovi legami o rinsaldando amicizie care ed importanti.
Il tutto perché no, brindando a mille di questi giorni.
Anniversario del Civico Museo Archeologico.
Per sottolineare la ricorrenza alle ore 17.30 verranno presentati per la prima volta al pubblico i risultati degli ultimi scavi archeologici condotti sul territorio di Mergozzo e i reperti recuperati, restaurati grazie al contributo della Fondazione VCO.
I nuovi reperti (una quarantina di oggetti in ceramica, vetro e metallo), inseriti nel percorso permanente del museo, sono venuti in luce durante la campagna di scavo 2013 condotta nella necropoli d’epoca romana detta “della Cappella” a oriente del paese.
L’area funeraria era già nota da ritrovamenti casuali avvenuti nel 1875 e da scavi più ampi nel 1898 sorvegliati dall’avvocato Egisto Galloni in occasione della costruzione della Villa Calcini, seguiti da nuovi recuperi di corredi funerari negli anni 1968-70 ad opera dal Gruppo Archeologico di Mergozzo (GAM).
Per una singolare e fortunata coincidenza nell’estate 2013 sono riprese le indagini nella proprietà “ex Cardini” a occidente di Villa Calcini, disposte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie in vista della realizzazione di nuovi fabbricati sull’area.
I sondaggi archeologici preliminari e il successivo scavo stratigrafico, eseguito dal personale archeologico del Civico Museo di Mergozzo, la conservatrice Elena Poletti e l’archeologa Elena Clerici, sotto la direzione di Francesca Garanzini della Soprintendenza, hanno consentito di portare alla luce dieci sepolture con corredo, il cui
studio dettagliato è in corso.
È possibile fin da ora anticipare che i nuovi scavi, accuratamente documentati, hanno consentito di meglio comprendere lo sviluppo topografico e i riti funerari antichi. Le sepolture individuate, tutte a inumazione, prevedevano la deposizione del defunto adagiato con il capo a occidente e i piedi a oriente.
In qualche caso sono stati individuati, oltre agli oggetti di corredo inseriti nella fossa, anche doni funerari posti sopra di essa, piccoli recipienti, in cui i parenti ponevano qualche alimento o fiore fresco per onorare il caro sepolto.
Sono inoltre stati portati alla luce reperti “nuovi” per il panorama archeologico mergozzese, accanto a forme più consuete e già rinvenute in passato, che l’accurato e scientifico lavoro di pulizia, consolidamento o ricomposizione ha riportato all’antico splendore.
Si segnalano ad esempio contenitori e “bastoncini” per attingere i profumi in vetro colorato, alcune finissime coppette in ceramica a pareti sottili con decorazioni a rilievo o incise e diversi oggetti in metallo, indicativi di attività lavorative (coltelli e scuri).
I lavori di scavo sono stati possibili grazie alla collaborazione tra la proprietà del terreno, che ha agevolato le indagini e si è assunta in parte gli oneri, e il Comune di Mergozzo, mentre il restauro, lo studio e la musealizzazione dei reperti è stata finanziata dalla Fondazione Comunitaria del Vco nell’ambito del bando 2014 dedicato a “Progetti di utilità sociale – Tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico”. Leggi QUI il post completo