Lezioni gratuite per imparare a coltivare ulivi
Olivicoltura: un’attività che sul Lago Maggiore ed entroterra sta crescendo grazie al lavoro dell’Associazione Produttori Olivicoli del VCO.
👤 WebMaster ⌚ 5 Aprile 2013 - 11:29 Commentaa-
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Si lavora al censimento del patrimonio olivicolo del Verbano Cusio Ossola. Costituitasi nel 2011, su impulso dell’Assessorato all’Agricoltura della Provincia, l’Associazione Produttori Olivicoli del Verbano Cusio Ossola conta oggi 18 associati, di cui 15 sono coltivatori, in buona parte impegnati nella messa a dimora di nuove piante.
Attualmente, nel suo complesso, il patrimonio olivicolo del VCO si aggira attorno alle mille piante, di varietà ed età diverse: da quelle di recente piantumazione ad alcuni esemplari ‘storici’. Va infatti ricordato che l’ulivo sulle sponde del Lago Maggiore non è certo una novità, come viene attestato da pubblicazioni storiche e documenti d’archivio, oltre che dai tanti toponimi che, sul lago, fanno riferimento a questa coltivazione (Antoliva, Primuliva, ecc.).
L’interesse sviluppatosi in questi ultimi anni attorno all’olivicoltura sul Lago Maggiore ed entroterra va ricondotto a diversi fattori.
“La produzione di olio del Lago Maggiore andrebbe ad arricchire il nostro paniere di prodotti tipici. Naturalmente non vi è l’ambizione di entrare in competizione con altre zone d’Italia, dove l’olivicoltura riesce a soddisfare un’ampia domanda. Per il VCO si tratterebbe per lo più di contribuire alla ricomposizione di aspetti paesaggistici originari, favorendo il recupero di terrazzamenti e terreni agricoli in stato di abbandono o degrado.
Come Provincia crediamo molto in questo progetto, al cui fianco siamo stati fin dall’inizio e che – pur in un momento di difficoltà finanziaria e d’incertezza istituzionale – vogliamo continuare a sostenere, perché rientra nelle nostre linee programmatiche che guardano all’agricoltura come a un settore che deve riprendersi il posto che merita nella realtà produttiva del nostro straordinario territorio, riproponendosi anche come alternativa occupazionale per i nostri giovani” spiega l’Assessore all’Agricoltura Bendotti.
“Quantificare l’attuale produzione di olio d’oliva sulle sponde del Verbano è prematuro perché al momento si tratta ancora di un’attività piccola, di nicchia, per lo più amatoriale, ma sicuramente in crescita, perché in zona i coltivatori effettivi sono più numerosi dei nostri soci.
La nostra Associazione – fa sapere la Presidente dell’APO VCO Renata Lodari – si adopera, anche con il sostegno della Provincia, in favore del loro coinvolgimento. Gli incontri tecnici, aperti a tutti, che stanno per partire sono finalizzati a offrire le giuste informazioni sulle modalità di impianto e di gestione degli uliveti nel nostro territorio.
Le quattro giornate di lezione teorico-pratica, guidate da un noto esperto dell’olivicoltura lacustre - il Dottor Giandomenico Borelli - affronteranno argomenti quali le principali patologie di questa specie, la corretta pratica della potatura e di concimazione, e quant’altro serve sapere per prendersi cura, in particolar modo a questa latitudine, delle piante di olivo”.
Il primo incontro tecnico si terrà sabato 6 aprile a partire dalle ore 9,30 presso la sede della Provincia e nel pomeriggio presso le coltivazioni dei Soci. Il secondo incontro tecnico avrà luogo sabato 13 aprile interamente presso le coltivazioni dei Soci. Le sedi delle lezioni pratiche e le istruzioni per raggiungerle saranno comunicate durante la prima lezione teorica a chi ne farà domanda al momento dell’iscrizione. Entrambi gli incontri avranno per tema le tecniche di potatura (su piante vecchie e su piante giovani).
Gli altri due incontri tecnici (ancora da definire nelle date) si svolgeranno a giugno e a settembre sempre presso la sede della Provincia a Verbania-Fondotoce.
Le quattro giornate tecniche sono aperte a tutti e gratuite.
L’Associazione Produttori Olivicoli del Verbano Cusio Ossola, che ha sede presso gli spazi della Provincia a Verbania-Fondotoce, si propone di contribuire alla valorizzazione e alla tutela della produzione di olive e di olio nel territorio del Verbano Cusio Ossola.
Tra gli scopi dell’Associazione vi è il recupero di specie autoctone così come di terreni marginali e incolti e la promozione di produzione di olive e di olio nel rispetto di un disciplinare condiviso e mediante una migliore conoscenza del mercato dei prodotti olivicoli.
Tra i progetti in questi due anni avviati vi è il Censimento di esemplari di antichi ulivo presenti nelle campagne e nei giardini del territorio lacustre e della loro localizzazione geografica.
Gli esemplari censiti, e quelli che saranno individuati nelle prossime campagne a completamento del censimento, saranno poi sottoposti ad un programma di ricerca scientifica concordata con la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano per giungere al loro riconoscimento varietale, estrazione del DNA e sequenziamento del genoma di una varietà ritenuta promettente sotto il profilo genetico, storico e agronomico.
La finalità di questo lavoro di ricerca è riconoscere una tipicità geografica di una cultivar specifica del Lago Maggiore ed è da considerarsi di primaria importanza per l’avvio di una buona pratica di coltivazione nei nuovi impianti odierni che potranno avvalersi di piante (appositamente riprodotte in loco) adatte all’ambiente del lago e resistenti alle avversità ambientali. Oggi le varietà più presenti sono quelle Pendolino, Leccino, Casaliva e Frantoio.
In parallelo l’Associazione porta avanti un censimento dello stato di consistenza attuale dell’olivicoltura nel VCO, distribuendo ai Soci una scheda di raccolta dati che consente di quantificare numeri, qualità ed età del patrimonio olivicolo oggi coltivato. I dati attuali, incompleti, descrivono una situazione diversificata e in rapida evoluzione.
Il punto sull’attività di APO VCO, che si pone finalità aggregative tra tutti coloro che in zona per passione si dedicano all’olivicoltura, si è tracciato con una conferenza stampa al Podere San Rocco, in località Primuliva a Belgirate, ospiti di Marta Sessa. “Con i miei fratelli, portando avanti quello che era un progetto di mio padre, ci prendiamo cura su questi terrazzamenti sopra l’abitato di Belgirate di una cinquantina di ulivi, alcuni messe a dimora una ventina di anni fa e altri piantati in questi ultimi 4, 5 anni. Mediamente raccogliamo un’ottantina di chili di olive, che per lo più metto in salamoia”.
Lo stesso quantitativo viene raccolto dal socio di APO VCO Aldo Alesina di Mergozzo, con una trentina di piante coltivate sui soleggiati terrazzamenti di Comnago, frazione di Lesa. Aldo le olive le regala a chi, in autunno lo aiuta nella raccolta.
“La produzione di olio, che rende in una percentuale dal 10 al 15% del quantitativo raccolto, è in zona in fase ‘pionieristica’, ma le idee e la volontà per metterla a punto oltre ai 250 litri oggi spremuti c’è. Un obiettivo importante – da raggiungere facendo squadra con un’attività associazionistica più forte – è realizzare un frantoio di riferimento per tutto il VCO” dice Michela Berra, vicepresidente dell’Associazione.
All’incontro presso il Podere San Rocco è intervenuta anche l’Assessore al Turismo di Belgirate Claudia Buscher, molto interessata all’attività dell’Associazione provinciale Produttori Olivicoli. “Dalla vicina Svizzera – ha lanciato l’idea – si potrebbe copiare un progetto che sul Lago di Lugano tra i turisti sta avendo un buon riscontro: percorsi didattici e passeggiate tra i terrazzamenti recuperati grazie alla ripresa dell’olivicoltura”.
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