Le parole chiave delle assunzioni nel VCO

Turismo, stagionali, capacità comunicativa, queste le parole chiave delle assunzioni nel VCO, che presenta un lieve aumento del tasso di assunzione delle imprese e saldi occupazionali ancora negativi ma in miglioramento.

  
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Aumentano anche i contratti a tempo indeterminato, ma oltre 6 assunzioni previste su 10 saranno a carattere stagionale. Le professioni più richieste si confermano quelle del settore turistico. Tra le previsioni di assunzione pochi gli impiegati e i laureati.

Questo è in sintesi quanto emerge dai risultati dell’indagine Excelsior 2015, realizzata da Unioncamere nazionale e Ministero del Lavoro.

Nel Verbano-Cusio-Ossola la variazione occupazionale totale prevista per il 2015 (compresi i contratti interinali, collaboratori con partita iva e occasionali) è attorno a -490 unità (contro -550 dello scorso anno).

La riduzione riguarda tutti i contratti di lavoro. A livello settoriale, la “perdita di posti di lavoro” attesa sarà più rilevante nei servizi.

Sintesi dei dati provinciali
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti (esclusi interinali, partite iva e occasionali), per il 2015 sono previste in provincia circa 2.750 assunzioni (stabili o a termine) e quasi 3.120 "uscite", con un saldo occupazionale pari a circa -370 unità. Un dato negativo ma in netto miglioramento rispetto a quanto registrato negli anni precedenti (-620 nel 2014 e -530 nel 2013).

In relazione al numero di dipendenti presenti nelle imprese, il saldo corrisponde ad una variazione del -1,4% (era -2,3% lo scorso anno). Delle 2.750 assunzioni previste ben 2.290 sono nel comparto dei servizi di cui 1.660 nel turismo e ristorazione, dove vista l’elevata stagionalità nelle assunzioni sono altresì previste circa 1.750 uscite in corso d’anno. Ciò determina un tasso medio nei servizi di -1,8% (-2,7% nel turismo).

Lievemente negativi anche i saldi per l’industria (-0,9%), tra cui sono comprese le costruzioni e le industrie di metalli (-0,4%). Le 2.750 assunzioni di lavoratori dipendenti previste quest’anno dalle imprese del VCO mostrano un lieve incremento (+1%) rispetto alle 2.720 del 2014 e le 2.560 assunzioni del 2013, anno in cui hanno toccato il valore più basso in assoluto.

Tra il 2014 e 2015 il VCO presenta una crescita modesta sia rispetto alla media nazionale (+18%) sia rispetto al Piemonte, dove il numero delle assunzioni è aumentato del 22%. Delle assunzioni previste dalle imprese del VCO, il 64% si conferma a carattere stagionale (18% in Piemonte e 31% in Italia), un risultato fortemente influenzato dal peso rilevante del turismo rispetto alle altre province.

Il 19% delle assunzioni previste è a tempo indeterminato, in aumento di 13 punti percentuali rispetto al 2014, risultato influenzato anche dall’incentivo sulle assunzioni varato dal governo.

Il 79% delle imprese del VCO non prevede di assumere (83% la media nel resto del Paese). Tra le principali motivazioni alla non assunzione si trovano l’organico sufficiente e l’incertezza della domanda.

Tra le imprese invece che dichiarano di voler assumere personale, le motivazioni si concentrano tra la ricerca personale per attività stagionali (30% nel VCO, 17% in Piemonte e 19% in Italia) e nella sostituzione di dipendenti in maternità, malattia, aspettativa (circa il 32%).

Da segnalare che il 24% delle imprese prevede di assumere per far fronte ad una domanda in crescita o in ripresa. Il dato supera il 45% per il comparto industriale e delle costruzioni.

Nel 2015 nel VCO, le assunzioni di figure high skill, cioè dirigenti, specialisti e tecnici, si attestano intorno a 180 unità, pari al 7% del totale. Le assunzioni medium skill (impiegati e figure tipiche del commercio e dei servizi) saranno invece 1.700 (il 62%). Le restanti 870 assunzioni (low skill, il 32%), previste riguarderanno figure di livello più basso.

In confronto al 2014 nel VCO le figure high skill sulle assunzioni totali sono lievemente aumentate (+1%), mentre è in diminuzione la quota di profili intermedi (-5 punti percentuali) e le professioni operaie e non qualificate aumentano di 5 punti percentuali.

Guardando più in dettaglio alle professioni richieste dalle imprese del VCO si rileva come l’80% delle assunzioni programmate sia concentrata in sole sei figure. Ai primi posti della graduatoria troviamo con 1.320 assunzioni le professioni qualificate del turismo e della ristorazione (cuochi, camerieri e baristi) e professionisti non qualificati del commercio e nei servizi (390 unità).

Seguono le professioni qualificate nelle attività commerciali (commessi e addetti alle vendite) con 220 assunzioni previste. Per queste professioni le imprese non segnalano particolari problemi di reperimento. Le imprese confermano invece difficoltà di reclutamento per artigiani e operai metalmeccanici.

In diminuzione la quota di laureati richiesta dalle imprese locali (3,5% nel 2015, -2 punti percentuali rispetto al 2014) e quella relativa al numero di diplomati (27% del totale, era il 37% l’anno precedente).

In aumento la tendenza ad assumere personale con qualifica professionale (31%). Per quasi 4 assunzioni su 10 non viene richiesta una formazione specifica. Per la selezione del personale, la “conoscenza diretta” si conferma il canale più utilizzato dalle imprese del VCO (61%) come quelle italiane e piemontesi. Seguono l'utilizzo di banche dati aziendali (26%) e la segnalazione da parte di conoscenti e fornitori (5%).

Per quanto riguarda le competenze trasversali, la capacità comunicativa e di lavorare in gruppo sono indicate molto importanti per oltre un terzo delle assunzioni programmate dalle imprese del VCO nell’assunzione di personale laureato e diplomato.


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