Cannobio contro l'innalzamento del Lago Maggiore
Il sindaco di Cannobio Arch. Giandomenico Albertella condivide le proteste e le preoccupazioni del Consigliere di Stato Claudio Zali: “Il Lago Maggiore deve essere gestito nell’interesse di tutti, con il coinvolgimento delle autorità e dei Comuni italiani e ticinesi”
👤 Redazione ⌚ 22 Luglio 2015 - 10:09 Commentaa-
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Il sindaco di Cannobio, arch. Giandomenico Albertella, prende atto e condivide la protesta e le preoccupazioni del Direttore del Dipartimento del territorio, on. Claudio Zali sul modo di procedere in merito alla regolazione del livello del Lago Maggiore.
“Sia per rispetto del disciplinare di concessione N.° 3680 del 24/1/1940, sia per un doveroso coinvolgimento di tutti i soggetti interessati alle dinamiche del regolamento del livello del Lago Maggiore - assicura l’arch. Giandomenico Albertella - sarà mia premura farmi interprete presso l’Autorità di bacino del fiume Po, affinché le autorità federali e cantonali e i comuni ticinesi lacustri siano invitati e coinvolti in ogni procedura relativa alla gestione delle acque del Verbano”.
“In considerazione dell’impatto che ogni intervento sui livelli potrà avere sul sistema turistico ed economico lacustre e sulla qualità degli ecosistemi del lago, dalle possibili riduzioni degli arenili e delle aree in concessione demaniali, agli effetti erosivi sulle sponde lacuali, dall’aumento dell’instabilità delle opere realizzate lungo le sponde (muri, darsene) progettate e realizzate sulla base dei livelli medi estivi, ai problemi nella gestione delle reti fognarie - aggiunge Albertella - reputo prioritaria la partecipazione dei comuni lacustri italiani e ticinesi, da Sesto Calende (Italia) a Locarno (Ticino). Ma anche necessario il coinvolgimento di rappresentanti della associazione di categoria (campeggi, alberghi) e di titolari dei cantieri nautici
“Ribadisco inoltre quanto già espresso il 29 aprile 2015 nella conferenza dei Servizi tenuta presso la Regione Lombardia a Milano, assieme ai sindaci di Dormelletto e Verbania. Ovvero che qualsiasi programma di sperimentazione sia sottoposto al Ministero dell’Ambiente, per la valutazione preventiva dell’incidenza degli effetti dell’aumento oltre la quota di +1,00 m. della soglia di regolazione estiva del lago e, aggiungo, condiviso anche dalle autorità federale e cantonali svizzere. Solo dopo l'acquisizione dei risultati si potrà valutare un protocollo operativo di sperimentazione per l’esercizio di eventuali nuovi livelli del lago che dovranno essere sempre condivisi dai soggetti e dalle autorità interessate del Piemonte, Lombardia e del Ticino.
Riaffermo, per i succitati motivi, la contrarietà all’aumento da +1,00 m a +1,25 per arrivare ad un successivo livello +1,50 sullo zero idrometrico del Lago Maggiore.
“Se poi la sperimentazione in corso è finalizzata a garantire l’irrigazione necessaria per l’agricoltura, constato che nonostante la perdurante siccità il livello del Lago non è diminuito nei giorni scorsi - conclude il sindaco di Cannobio - non posso esimermi dall’ esprimere serie preoccupazioni per i rischi di esondazione nel prossimo autunno in caso di precipitazioni eccezionali”. Leggi QUI il post completo