M.O.T.O. su sindaci e sanità provinciale
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del M.O.T.O., Movimento Ossolano Tutela Ospedale, riguardante il futuro della sanità provinciale.
👤 Redazione ⌚ 5 Maggio 2015 - 19:26 2 commentia-
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Assistiamo con sgomento all'ennesima baruffa in casa Pd sulla sanità pubblica, con un altro esponente del partito egemone che oppone "la progettualità e la responsabilità" del centrosinistra al "pessimismo e vittimismo" di chi non si piega al pensiero unico. Fanno quelli che sistemeranno tutto, dopo avere demolito (o lasciato demolire dagli altri) la sanità pubblica per decenni. I cittadini non sono tutti gonzi e non lasceranno che i partiti cavalchino indisturbati lo scontento popolare, per figurare come i paladini dei nostri diritti.
Il Pd provinciale ebbe l'occasione buona per dimostrare vicinanza al territorio, quando il desolante Saitta diede ai Sindaci VCo, riuniti a Omegna, ben cinque giorni per indicargli quale DEA salvare tra Domo e Verbania... ma la sprecarono miseramente, fornendogli la risposta (oltretutto snobbata e cestinata).
La replica dei Sindaci provinciali (a maggioranza assoluta Pd nei centri principali) alla proposta indecente dell'assessorato avrebbe dovuto essere unica e compatta: QUI NON SI CHIUDE NESSUN DEA! Al contrario il grottesco responso fornito nei tempi richiesti, umiliato poi dal disdicevole comportamento della triade Saitta-Chiamparino-Reschigna, ha palesato la sudditanza dei Sindaci Pd del VCo alle segreterie provinciale e regionale; lealtà totale al partito e pedate nel sedere alla comunità. Alla luce dei fatti e al netto delle chiacchiere, noi del MOTO crediamo che nessuno degli eletti ossolani abbia mantenuto quel briciolo di forza e credibilità necessario e sufficiente a portare la comunità in piazza, né a minacciare alcunché.
I cittadini del Vco, quella larghissima maggioranza di persone libere da interessi e finalità di sorta, dispongono ormai delle informazioni utili per valutare l'operato degli amministratori locali e aderire ai pochi comitati rimasti in difesa della sanità pubblica, dando vita a una massa critica in grado di chiedere con forza il rispetto dei diritti fondamentali in materia di salute; diritti solennemente sanciti dall'articolo 32 della Costituzione italiana ma sistematicamente aggrediti da tutte le forze politiche che hanno governato Regione Piemonte e provincia VCo negli ultimi vent'anni. Leggi QUI il post completo