Preoccupazione per i dipendenti dell'Ente Parco
L’assemblea dei dipendenti dell’Ente Parco esprime grande preoccupazione per le conseguenze edll'applicazione indifferenziata del D.L.6Luglio2012 n.95 recante “disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini.
👤 WebMaster ⌚ 14 Settembre 2012 - 00:00 Commentaa-
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Comunicato:
Già nel titolo - “…..con invarianza dei servizi ai cittadini” - la contraddizione, visto che tale norma prevede l’ennesimo taglio del 10% delle spese di personale, provvedimento che per gli Enti Parco nazionali si protrae oramai da quattro anni, e che se applicato determinerebbe un reale e sostanziale ridimensionamento della capacità operativa dell’Ente.
Stessa preoccupazione veniva infatti espressa negli anni precedenti, in quanto una ulteriore riduzione delle spese di personale (che ricordiamo agisce direttamente sulle dotazioni organiche) se riproposta nel 2012, avrebbe portato all’attivazione delle procedure di mobilità per qualcuno degli attuali dipendenti.
A partire dal mese prossimo, attraverso un decreto attuativo previsto dal DL 95/2012, l’Ente, dal 1 Gennaio 2013, potrebbe trovarsi nelle condizioni di dichiarare un esubero rispetto alla propria pianta organica ridotta del 10%.
Gli Enti Parco e con noi altri piccoli Enti, non possono essere paragonati ai Ministeri o ad Enti di grosse dimensioni, sia perché tali comparti possono produrre meccanismi di compensazione tali da non recare conseguenze nei termini di riduzione degli organici in servizio, sia perché la razionalizzazione della spesa, applicata ad essi, non determinerebbe una minaccia della funzionalità minima di tali comparti.
Gli Enti Parco nonostante le piccole dimensioni, hanno prodotto e continuano a produrre servizi e valori tangibili.
Sono preposti alla tutela di vaste porzioni di territorio ma anche alla produzione di servizi a sostegno dello sviluppo turistico sostenibile ed una offerta diffusa in grado di valorizzare la natura, il paesaggio, la montagna e il mare di un paese che ha la fortuna di possedere tali ricchezze.
Permettono una maggiore e più qualitativa fruizione delle aree naturali ma impediscono anche che interi territori possano essere sfruttati irreversibilmente dall’opera dell’uomo. Ecco perché esistono le aree protette.
Il Parco Nazionale Val Grande è una vasta area la cui tutela, intesa come attività volta alla valorizzazione di un territorio di montagna, è consegnata al lavoro di 10 dipendenti e 1 direttore. Nei prossimi anni, la stessa area parco, potrebbe addirittura ampliarsi a Comuni quali Verbania, Domodossola, Druogno ecc., visto l’avvio ufficiale di una procedura di ampliamento in discussione da alcuni mesi presso gli organi dell’Ente Parco.
La riduzione del personale anche solo di 1 unità determinerebbe quindi un forte depotenziamento di importanti funzioni tecniche e amministrative (manutenzioni di sentieri e strutture ricettive, promozione turistica ed educazione ambientale, sostegno allo sviluppo dei Comuni del territorio) che già oggi si rivelano in sofferenza.
La riduzione delle risorse e del personale significa INDEBOLIRE il nostro territorio, le sue istituzioni e la sua precaria ECONOMIA. Significa contribuire ad impedire il suo sviluppo futuro.
Torniamo a ribadire quindi che a questo punto sia indispensabile una attenzione generale da parte di tutti i soggetti interessati, sia di coloro i quali ricoprono incarichi di governo degli Enti sia di coloro che nella veste di Sindaci e parlamentari possono svolgere un ruolo dissuasivo nei confronti del governo di questo paese
Ci rivolgiamo al Presidente dell’Ente Parco affinché si faccia parte attiva per richiamare Federparchi ad un ruolo più deciso in difesa della funzionalità minima dei Parchi Nazionali e regionali.
Chiediamo al Direttore di sollecitare il Ministero dell’Ambiente affinché possa svolgere un ruolo più incisivo nella formazione del provvedimento attuativo che dovrà determinare i criteri delle riduzione del personale, proponendo una modalità di revisione che preveda la definizione di parametri di funzionamento dei singoli Enti Parco basati su “livelli minimi di funzionamento”.
Proponiamo a tutti gli Enti Parco, alle loro Assemblee dei dipendenti, alle RSU e all’Associazione 394 una mobilitazione nazionale unitaria che preveda immediatamente un incontro nazionale dei lavoratori degli Enti Parco, l’adesione allo sciopero generale della Funzione pubblica del 28 settembre 2012 e un calendario di iniziative che favoriscano una maggiore informazione e comunicazione sulla natura dei parchi nazionali e le ragioni della loro tutela.
Rappresentanza Unitaria Sindacale
Ente Parco Nazionale val Grande Leggi QUI il post completo