M5S: sanità, nel vco i conti non tornano
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Movimento Cinque Stelle, che anticipa una conferenza stampa riguardante un indagine, da loro effettuata, sulla gestione dei degenti presso le cliniche private ed i relativi accessi al Pronto Soccorso e Dea.
👤 Redazione ⌚ 4 Febbraio 2015 - 14:31 1 commentoa-
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Dopo l'inchiesta della Corte dei Conti sulle prestazioni delle RSA (Allegato 1) la Regione Piemonte, a distanza di mesi, brancola ancora nel buio. Dopo le indagini della Guardia di Finanza, su anziani che venivano "palleggiati" nelle case di cura, nulla ancora è stato fatto riguardo i controlli promessi dall'assessore Saitta.
Nella relazione dei magistrati contabili era indicato chiaramente come, per far funzionare i controlli, basterebbe un "idoneo sistema informatico". Nulla di tutto questo pare sia avvenuto. Evidentemente per l'assessore vige il detto "passata la festa gabbato lo santo" preferendo concentrare la sua attenzione sui tagli dei posti letto anziché indagare sulle spese pazze che lui stesso sostiene incidano per 400 milioni di euro nei conti della Sanità del Piemonte (Allegato 2).
Andiamo con ordine:
- il 7 ottobre il Movimento 5 Stelle presenta una richiesta di accesso agli atti relativa ai pazienti inviati dall’Eremo di Miazzina presso il DEA di Verbania a partire dal 1 ottobre 2013 ad oggi. Tale richiesta viene effettuata al fine di verificare la congruità e l'appropriatezza degli accessi stessi. Non giungendo alcuna risposta il consigliere regionale Andrissi decide di effettuare un'interrogazione urgente;
- il 4 novembre in Consiglio regionale viene discussa l'interrogazione ad oggetto: "Eremo di Miazzina, passaggi dei pazienti presso i DEA del VCO". La risposta dell'Assessore Saitta (Allegato 3) riporta i dati forniti dal Direttore Generale del VCO, Adriano Giacoletto, che registrano un "numero di accessi pari a 14 al DEA nel periodo 1° gennaio
- 30 Giugno 2014" (proiezione a 12 mesi 28);
- i conti, secondo noi del Movimento 5 Stelle, non tornano e così facciamo alcune richieste di accesso agli atti all'assessorato alla Sanità (allegato 4) anche sulla base delle norme vigenti (vedi Art. 19 dello Statuto della Regione Piemonte “Diritto di accesso del Consiglieri Regionali” e Art. 2 del Regolamento interno del Consiglio regionale del Piemonte “Diritto all’informazione dei Consiglieri").
E risulta questa siutazione:
a) le missioni del Sistema di Emergenza Territoriale 118 nel 2013 con chiamata da Case di riposo, case di Cura e RSA presenti nel Comune di Cambiasca (sede della casa di Cura Eremo di Miazzina) sono pari a 57 con le seguenti criticità:
b) le missioni del Sistema di Emergenza Territoriale 118 nel 2014 con chiamata da Case di riposo, case di Cura e RSA presenti nel Comune di Cambiasca (sede della casa di Cura Eremo di Miazzina) sono pari a 119 con le seguenti criticità:
Da notare che:
a) i dati riportati non rilevano i trasporti effettuati attraverso le Associazioni di Pubblica Assistenza (es. Croce Verde);
b) le richieste di intervento nei giorni di sabato e domenica sono il 32,77% del totale a possibile testimonianza di una presa in carico dei pazienti non adeguata;
c) il numero di accessi a bassa criticità (codici bianco e verde) rappresentano il 64,70% a possibile testimonianza di una presa in carico dei pazienti non adeguata.
Appare chiaro che il dato di 14 accessi al DEA del 2014 appare in netta contraddizione con le missioni del 118 dello stesso anno e di quello precedente. A questo punto la risposta sorge spontanea: l'eremo di Miazzina è un caso isolato o la punta dell'iceberg di un sistema malato esteso nel Vco ed in tutto il Piemonte? In proposito occorre ricordare che i casi di chiamate da parte delle RSA al sistema di Emergenza territorale nel 2014 hanno sfiorato i 18.000 casi.
Un elemento è certo: vi è una grave mancanza di trasparenza e controllo nei rapporti tra Sistema Sanitario Regionale ed erogatori privati. In proposito si rimanda alle indicazioni previste dal d.lgs 33/2013 "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle P.A.".
Occorre inoltre precisare che le deliberazioni che riorganizzano la rete ospedaliera (DGR 1-600 e 1-924) intervengono anche nei confronti degli erogatori privati e che le prestazioni ospedaliere, fornite da questi ultimi, hanno un costo per la sanità regionale pari a € 489.779.161 (Fonte P.O. anno 2013).
Insomma, Saitta è in grado di fare il suo lavoro di assessore? Perché se i dati della riorganizzazione della rete ospedaliera hanno la stessa superficialità di quelli forniti sui passaggi DEA dei residenti dell'Eremo di Miazzina i piemontesi hanno di che preoccuparsi.
Gianpaolo Andrissi, Consigliere regionale Movimento 5 Stelle Leggi QUI il post completo