Verbania Documenti: l'ex CEM chiamiamolo "Granito Blu"
Riceviamo e pubblichiamo, dall'Associazione Verbania Documenti, un nota con molti spunti, riguardante il CEM e il nuovo nome che l'Amministrazione ha invitato ha formulare.
👤 Redazione ⌚ 24 Gennaio 2015 - 17:12 5 commentia-
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Un nuovo nome
Occorre sostituire l’acronimo CEM con una nuova determinazione. CEM è incomprensibile e, quando esplicato, troppo ovvio. Pala Lagomonti è banale, e, pur raccogliendo l’essenza delle nostre proposte, non ci pare proponibile.
La struttura dovrà certamente essere inserita nel polo integrato turistico-culturale indicato dalla Amministrazione Comunale da Intra fino a Pallanza.
Centro fieristico e congressuale
La struttura deve certamente assolvere a una funzione di questo tipo. E’ opportuno, tuttavia, individuare alcune specificità.
Senza voler invadere il campo di una associazione, Letteraltura, noi riteniamo che la struttura debba svolgere, tra le molte, anche una attività legata alla montagna offrendo anche a questa associazione gli spazi per manifestazioni.
Il nostro giudizio sulla associazione Letteraltura è costituito dalla convinzione che essa ha offerto, in questi anni, un’ottima rappresentazione della montagna, proponendo uno sviluppo economico e turistico di essa, compresa la nostra città, oltre che sul piano culturale.
La nostra esperienza e le nostre convinzioni, condotte per almeno 15 anni con la biblioteca di Cossogno, tuttavia, rendono indispensabile sul piano culturale, che significa sostanzialmente sul piano dei comportamenti reali, proporre una visione della montagna come essa è vissuta dai suoi abitanti.
Ci spieghiamo con un esempio: nei giorni in cui nevica, mentre la letteratura ne magnifica la poesia e gli imprenditori dello sci sentono garantiti gli impianti, un abitante di Cicogna o di Genestredo (per esempio) si pone il problema di come far approdare i figli a valle per mandarli a scuola. E’ del tutto evidente perciò, che, per rendere giustizia alle popolazioni montane una questione nuova diventa indispensabile: narrare l’autenticità del rapporto con la montagna. Il positivo lavoro di rappresentazione colta e sentimentale della montagna è stato utile per il gran pubblico cittadino, e in questi anni esso è stato svolto, oltre che da Letteraltura, anche dal CAI, dal Gruppo Escursionisti Val Grande e da Verbania documenti (VB/doc), che citiamo perché sono molto più vicini al nostro modo di sentire la montagna e perché hanno esercitato un’attrazione positiva sugli escursionisti, scalatori e turisti.
La necessità di un attrazione ulteriore
“Tra i monti e il lago tutta la nostra vita” ha scritto Roberto Caretti.
La struttura avveniristica di Arroyo sorge, infatti, sulle rive del lago. Lo spostamento dalla Sassonia alla foce del San Bernardino, non è stato casuale. Discutibile e discusso fin che si vuole, lo spostamento ha determinato “una soluzione altra”, rispetto alla precedente posizione che era stata studiata per anni e progettata, oltre che per la qualificazione cittadina, anche per il collegamento di questo rione con Sant’Anna (si pensi alla costruzione del terzo ponte).
Quale che sia il giudizio, di questa scelta occorre saper tenere conto.
Come VB/doc abbiamo, perciò, ragionato anche sul lago. Abbiamo pensato a tutte le associazioni che vi svolgono delle attività: due storiche Canottieri, due società di canoa, un attivo centro velico, associazioni di pescatori, la Casa del lago e l’Acquamondo per i torrenti della Val Grande e il prestigioso Istituto Idrobiologico (ISE) per l'ecosistema lacustre alpino.
Occorre dare visibilità alle loro attività incentrandole su manifestazioni coordinate e adeguatamente propagandate. Toccherà a questi Enti e Associazioni definire la proposte e al Comune coordinarle.
Noi ci limitiamo (ci limitiamo?), anzi proponiamo una organizzazione che permetta a queste iniziative di manifestarsi ad un livello in grado di raggiungere un’ampia e diffusa attenzione.
Occorre, dunque, sviluppare il tema del nostro lago e, per aprirsi ad un discorso geograficamente e, quindi, turisticamente più ampio, senza timore di indulgere ad argomentazioni che sono state esplicitate solo da un titolo “Capitale dei laghi”, il tema del lago va aperto agli altri laghi alpini, considerando, insomma, che il Maggiore è tale, almeno per dimensione, sul Mergozzo, l’Orta, i laghi varesini e il Lugano.
La cultura del lago va diffusa attraverso gli scritti di Piero Chiara e le poesie di Vittorio Sereni, dei verbanesi Nino Chiovini ed Enrico Natale Cotti, al quale Cannero ha dedicato un parco, del ticinese Plinio Martini e la straordinaria esperienza umana e spirituale del monte Verità di Ascona, per il lago Maggiore; Andrea Vitali (nel dicembre a Verbania presso la libreria Alberti) e Giovanni Cocco per il Como; non solo Rodari a Omegna per l’Orta, ma anche Laura Pariani (recentemente in un inserto de La Stampa), Nicola Fantini e anche Marco Travaglini.
Per il lago di Varese (ma lì c’è già anche Chiara) e i piccoli laghi bosini di Ganna e Ghirla, oltre il Comabbio, il Monate e il Delio, e anche per il Lugano (riguardo alla clientela svizzera), ci pensiamo e li inseriamo.
Naturalmente ci sono anche le altre attività artistiche (dalla pittura e scultura alla musica) che lasciamo alle proposte di chi è più competente di noi, anche se non rinunceremo a fare qualche proposta direttamente.
Anticipiamo i gessi di uno scultore nostro associato che ha già posato le sue opere in vie e piazze di Gravellona e Casale Corte Cerro.
Tutto quanto abbiamo descritto va collegato ad attente iniziative e inserito in eventi selezionati che collochino la struttura in iniziative di possibili produzioni economiche.
La cultura che diventa concretezza.
Sul piano locale, per esempio, il recupero della pesca come attività professionale, oltre che amatoriale, cercando, dunque, uno sponsor nel settore ittico-alimentare.
La Navigazione Lago Maggiore
Occorre chiedere alla NLM quali iniziative, oltre alla crociere, possono essere messe in atto. Per il momento pensiamo a navigazioni sul lago con letture, musiche, danze artistiche e rappresentazioni teatrali. Il servizio dovrà ospitare negli scali di Intra e Villa Taranto (oltre Pallanza) spazi dotati di cartellonistica adeguatamente espressiva delle attività dell’ex CEM.
La sostenibilità finanziaria
Leggiamo in qualche intervento che il piano di gestione risalente al 2001 è infondato. Non siamo in grado di valutare questa affermazione ma pensiamo, per l’autorevolezza di chi lo denuncia, che possa essere giustificata.
Sarebbe comodo per noi dire che abbiamo espresso delle proposte di attività e che i problemi di gestione attengono al Comune. Senza rinunciare del tutto a questa affermazione, ma essendo consci che non esiste una soluzione culturale se non esiste una soluzione economica, ci esprimiamo anche su questa problematica.
Il problema dello sponsor è un problema al plurale?
L’Amministrazione Comunale non potrà che cercare uno sponsor di livello nazionale per il sostenimento di un’attività che, specie sul piano delle sole rappresentazioni teatrali e cinematografiche (per fare un esempio) o simili, non potrà che presentare una gestione in perdita.
La ricerca dello sponsor unico e solo, malgrado rilevanti contatti presi dall’Amministrazione Comunale con Milano per l’Expo, resterà in ogni caso di difficile soluzione .
Ci chiediamo, quindi, se non sia il caso di ricercare una pluralità di sostenimenti finanziari, individuando le sponsorizzazioni lungo i due filoni che abbiamo citato: lago e montagna, tra gli operatori commerciali del settore.
Con il coinvolgimento delle associazioni operanti in questo campo, si potrebbero sentire le Case produttrici di materiali per la montagna e il lago e costituire una qualificata serie di sostenitori.
Sogni? Utopie?
Al termine del nostro intervento ci siamo posti questo duplice interrogativo. Pensiamo che tutto si possa tradurre in una realtà positiva se si mettono insieme: Municipio, Associazioni e Cittadini per costruire un programma di lavoro e di attuazione di quanto, per parte nostra, abbiamo indicato.
Verbania documenti (VB/doc)
Gennaio 2015
L’associazione Verbania documenti (VB/doc) propone la seguente titolazione per l’ex CEM:
GRANITO BLU
Con le seguenti motivazioni:
I sassi che compongono la struttura sono il granito della montagna:
il sasso di Montorfano, di Baveno e dell’Ossola;
sono le fatiche che hanno fatto vivere il lavoro,
segno civile di Verbania.
Il blu è il colore della cultura e della vita
delle genti del lago. Leggi QUI il post completo