SEL VCO: solidarietà a Giuliana Sgrena
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Sinistra Ecologia Libertà Vco, che esprime solidarietà a Giuliana Sgrena, la giornalista originaria di Masera, attaccata per la sua difesa delle cooperanti italiane rapite in Siria.
👤 Redazione ⌚ 19 Gennaio 2015 - 16:33 10 commentia-
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Sinistra Ecologia Libertà del VCO esprime la sua più totale ed affettuosa solidarietà alla nostra cara compagna Giuliana Sgrena, nota giornalista del quotidiano il manifesto e dirigente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, ancora una volta volgarmente insultata, non solo dai soliti commentatori decerebrati su facebook, ma anche da un editoriale di Italia Oggi, in cui viene definita “oca giuliva... che si era presentata con il suo registratorino in un covo terrorista, protetta solo dal suo entusiasmo naïf e la cui liberazione provocò la morte del funzionario del Sismi Nicola Calipari, che l’aveva liberata".
Si tratta di una volgare menzogna, giacché, come scrive oggi Tommaso Di Francesco sul manifesto, “Calipari fu ucciso a un posto di blocco dal marine Lozano che sparò secondo consegna militare, sulla via dell’aeroporto proprio quando la missione di salvare Giuliana era di fatto riuscita.” e poiché fu sequestrata in pieno giorno all’aperto mentre faceva il suo lavoro di corrispondente di guerra non embedded.
La ragione di questo ignobile attacco, giustamente denunciato come indegno dal segretario della Federazione della Stampa Franco Siddi, è un articolo scritto da Sgrena sul manifesto del 13 gennaio in difesa delle due giovani cooperanti italiane, a loro volta duramente attaccate da chi evidentemente le avrebbe preferite morte, piuttosto che tornate a casa libere.
Giuliana Sgrena fu vittima di un rapimento da parte di un gruppo terrorista in Iraq, mentre era impegnata a documentare una orribile guerra in cui anche l’Italia era coinvolta, nonostante i milioni di persone che erano scesi in piazza, in Italia e in tutto il mondo, per chiedere di non scatenare un nuovo conflitto nella polveriera medio-orientale. E qualcuno non le hai mai perdonato di essere tornata, libera e viva, fra di noi, benché nelle tragiche circostanze note.
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