Comune di Verbania scrive a Procura per dissequestro discarica
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del sindaco Silvia Marchionini, in cui rende noto che l'Amministrazione comunale ha scritto alla Procura per chiedere il dissequestro della discarica, senza la quale si prevedono aumenti di abbandono rifiuti.
👤 Redazione ⌚ 18 Dicembre 2014 - 17:24 2 commentia-
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L’Amministrazione comunale espone alla procura e al Gip la propria preoccupazione per le conseguenze ambientali che deriveranno dal sequestro preventivo dell’impianto di Verbania, a suo tempo realizzato dal Comune ed attualmente gestito dalla Cooperativa Sociale Risorse.
Infatti, venuta meno la possibilità per privati ed imprese edili di conferire nel sito i rifiuti inerti e gli scarti vegetali eccedenti la quantità raccolta a domicilio, può considerarsi certo ed acquisito che aumenteranno le percentuali di abbandono abusivo ed indiscriminato di tali rifiuti sul territorio.
Non a caso, l’Amministrazione comunale prima, ed il Coub successivamente, hanno sottoscritto con la Cooperativa una intesa che consente ai privati di conferire in loco rifiuti di provenienza domestica di natura inerte, rifiuti vegetali eccedenti la quantità raccolta a domicilio nell’ambito del servizio pubblico di igiene urbana, nonché rifiuti inerti prodotti da interventi di demolizione, così evitando l’abbandono di tali materiali sul territorio o il loro scarico in alvei di fiumi e torrenti.
Tale convenzione trova copertura nella normativa ambientale che, per i privati, non prescrive alcun obbligo di tracciabilità, né tenuta di formulari né di iscrizione in Registri, sulla base del principio normativo secondo il quale il privato non produce rifiuti speciali.
Per quanto riguarda, invece, le imprese edili, nell’art 212 comma 8 del D. Lgs 156/2006 li autorizza a conferire i propri rifiuti senza bisogno di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori e con l’obbligo del solo formulario, formulario che – se assente – è sanzionato amministrativamente.
Ora, non vi è chi non veda come il sequestro dell’area indurrà comportamenti scorretti di abbandono di rifiuti da parte di privati ed imprese edili, magari anche in alvei e ripe del territorio, così creando un danno maggiore di quello che il sequestro preventivo mira ad evitare.
Sono quindi ad esporre tale preoccupazione così per richiamarla alla Vostra memoria, sì da instare per la riapertura del sito, quantomeno per i privati cittadini e per quelle tipologie di conferimenti indiscusse e sui quali non si sono appuntati gli accertamenti della forestale. Leggi QUI il post completo