Panorama d'Italia: Verbania terza

A conclusione del tour Panorama d’Italia, la kermesse politico-culturale, economica e gastronomica che il settimanale ha condotto in dieci città, alla riscoperta di quella parte d’Italia che non si arrende alla crisi, Panorama ha commissionato un sondaggio a Euromedia Research. Parma risulta la città preferita.

  
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Tra le dieci città toccate da Panorama d’Italia (oltre a Parma, Verona, Verbania, Brescia, Viterbo, Ancona, Lecce, Salerno, Catania e Reggio Calabria), il sondaggio attribuisce alla città emiliana il record di qualità della vita, in base all’opinione del 29,9% degli intervistati.

Seconda è Verona, con il 28,5%, terza Verbania con il 13,3%, quarta Brescia con il 12,3%. Seguono Ancona con il 4,9%, Lecce con il 4,7%, Salerno con il 2,8%, Viterbo con il 2,2%, Catania con lo 0,8%, Reggio Calabria con lo 0,6%.

Posti di fronte alla domanda su dove preferirebbero trasferirsi, gli intervistati hanno quindi indicato prima Parma (per l’appunto con il 25,8%), poi Verona con il 20,2%, quindi Verbania con il 9,9%. Tra i motivi che hanno fatto prevalere Parma, le opportunità di lavoro rappresentano il 33%, l’ambiente e il territorio il 29%, le opportunità per i giovani il 13,6%.

Certo, Verbania precipita al 5% per le opportunità di lavoro… ma da questo dato certamente sfavorevole, secondo l’Assessore al Turismo e Cultura di Verbania, Monica Abbiati, possiamo partire: «Abbiamo il primato delle qualità ambientali e paesaggistiche e siamo nettamente battuti con le opportunità di lavoro. Sono gli stessi dati ad offrirci la chiave strategica del nostro rilancio: trasformare le nostre qualità territoriali in offerta turistica, in capacità di accoglienza, in creatività imprenditoriale, in altre parole, in vantaggio tutto a favore dello sviluppo delle opportunità d’impiego. La sfida sarà quella di giungere già nei prossimi mesi, in cui lo svolgimento di EXPO, e la tappa del giro d'Italia porranno sempre di più Verbania al centro dell'attenzione a tradurre concretamente questa possibilità in un rilancio complessivo del settore».

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