Con il canile, l'amministrazione riparte da zero
L’Amministrazione Comunale ha chiuso OGGI i rapporti con Adigest dopo che questa non ha sottoscritto il contratto per la gestione dell’impianto di via del Plusc. Aveva richiesto un solo anno invece dei 5 affidati.
👤 Redazione ⌚ 21 Novembre 2014 - 09:30 33 commentia-
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In una lettera inviata a Adigest Srl, il Comune precisa che l’impresa ha in carico i tre dipendenti e dovrà comunque garantire la conduzione fino alla consegna del Canile al nuovo gestore.
Attualmente nel canile sono censiti 54 cani di cui 3 accuditi direttamente dall'Associazione Amici degli Animali; 13 sono riconducibili ai Comuni, mentre i restanti 38 a diverso titolo sono riconducibili a privati. Dei 51 cani: 16 risultano immediatamente adottabili, 7 possono essere adottati a seguito di attività di recupero sotto la guida di un comportamentista, mentre 28 non possono essere adottati perché non recuperabili sotto il profilo comportamentale e/o per problemi di salute.
Per il Comune di Verbania l’obbiettivo resta lo stesso: diminuire il più possibile il numero dei cani ospitati aumentando le adozioni da incoraggiarsi, così come, viceversa, deve essere contrastato l’abbandono.
L’attuale Amministrazione Comunale ha ereditato una gara legittima sul piano amministrativo ma che forse non ha tenuto conto, come espresso anche da consiglieri comunali, della reale situazione venutasi a creare in questi anni nella struttura nella quale si evidenzia una misura eccessiva di cani ospitati. Le deliberazioni assunte nella scorsa settimana (che non daranno luogo a spesa stante la decisione di oggi sentita la giunta), quindi, erano funzionali all'allineamento della situazione di fatto - dopo analisi - a quella di diritto, con un Capitolato chiaro: il Contratto principale è l'accalappiamento a norma di legge e la possibilità di ospitalità presso il rifugio a carico del privato proprietario; il Comune subentra solo nei casi residuali e di insolvenza del privato.
Il Sindaco Silvia Marchionini osserva: «Le nostre linee guida sono quelle che anche gli altri 29 sindaci hanno approvato per la nuova convenzione triennale. Manteniamo, pur nelle variabili in essere, la volontà di riqualificare la struttura (previste somme con la variazione di bilancio di fine mese)con le opere necessarie e avendo a cuore il benessere degli animali. Daremo riscontro ai tanti volontari che si sono rivolti al Comune chiedendo di avere un ruolo».
Laura Sau, Assessore competente, conferma: «Al momento non escludiamo le diverse opzioni: avviare relazioni con altri canili di comuni vicini che hanno dato prova di eccelente funzionamento; indire una nuova gara; prendere accordi con associazioni di volontari, nessuno esclusa, ma senza accettare prevaricazioni né atteggiamenti intimidatori. Vogliamo occuparci dei cani il cui benessere è la ragione dell’esistenza stessa del canile, che deve essere soprattutto luogo temporaneo verso sistemazioni in famiglia».
Irricevibili le accuse e le paventate querele.
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