NCD: DEA decisione rinviata: una vittoria di Pirro
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Matteo Marcovicchio, consigliere provinciale Ncd, riguardante la conferma di chiusura di un DEA, emersa stamattina in giunta regionale
👤 Redazione ⌚ 19 Novembre 2014 - 15:00 6 commentia-
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Questa mattina la giunta regionale ha deciso di non decidere, confermando la chiusura di un Dea ma aprendo un fantomatico confronto con il territorio. È una parziale vittoria, una vittoria di Pirro, che non sposta la prospettiva. “Verbania o Domodossola a noi non importa – commenta il consigliere provinciale del Nuovo Centrodestra, Matteo Marcovicchio – perché l’unica soluzione accettabile è: due Dea per il Vco. L’abbiamo sostenuto dall’inizio e lo sosterremo a maggior ragione adesso, con forza e decisione. Questo territorio e i suoi cittadini hanno diritto alle cure di urgenza e di emergenza, che a Torino ne prendano atto. Noi ci faremo sentire”.
Netta la bocciatura politica di Chiamparino, Reschigna, Saitta e del Pd, che dopo aver spergiurato in campagna elettorale che non l’avrebbero fatto, dopo aver succhiato il sangue al ceto medio con l’aumento delle tasse (bollo auto e addizionale Irpef) ha già detto che eliminerà un Dea avviando lo smantellamento della sanità nel Vco.
Il Pd esprime l’intera linea di comando, a ogni livello: governo (con l’unico parlamentare del territorio), Regione (presidente, vicepresidente, assessore alla Sanità), Provincia (presidente e tutta la maggioranza), conferenza dei sindaci, sindaci di Verbania, Domodossola, Omegna.
Da questo monocolore, mai visto nella storia repubblicana, escono un documento provinciale inconsistente che non dice nulla, un’impresentabile difesa d’ufficio della segretaria, il sindaco di Domo che sta con Domo, il sindaco di Omegna – e presidente della rappresentanza, nonché alto dirigente Asl – che sta con Domo, il sindaco di Verbania che sta con Verbania, il presidente della Provincia e il suo parlamentare che non s’esprimono.
Il 17 giugno 2013 Reschigna, nella prospettiva che chiudesse un Dea per carenza di personale, dichiarò: “se non cambia qualcosa è a fortissimo rischio il Dea plurisede (…). Questo significa per il Vco un unico Dea e quindi un declassamento forte di uno dei due ospedali”. E ancora: “a questo punto occorre che contro l’ipotesi di chiusura il Vco esprima con molta nettezza e forza la propria contrarietà”.
Nel 2011 per bocca della segretaria Trapani la posizione era netta: “ribadiamo la necessità di mantenere due Dea a Verbania e a Domodossola, tenuto conto soprattutto dell’estensione territoriale e dei disagi di collegamento con i paesi di montagna”.
“Che passino dalle parole ai fatti – afferma il consigliere comunale verbanese Damiano Colombo – È inutile raccogliere le firme come fanno a Verbania o presentare appelli: gli amministratori del Pd, che così non sono credibili, dovrebbero compiere un atto di coraggio e protestare contro i loro capi”.
Il Nuovo Centrodestra, fermo sulle proprie posizioni, continuerà a chiedere la deroga per il mantenimento dei due Dea. “Tiriamo dritti – conclude Marcovicchio – sperando che tutti ci seguano e facciano la loro parte. Noi siamo una piccola minoranza, chi può incidere sono altri… Li metteremo alla prova in questi futuri incontri con il territorio”. Leggi QUI il post completo