Consiglio Comunale Aperto: il documento del sindaco
Riportiamo il documento del sindaco Silvia Marchionini, riguardante la riorganizzazione della sanità provinciale, votato dai 25 sindaci dei comuni del Verbano, alla presenza di un folto pubblico. Documento che chiede il mantenimento dei due DEA e in subordine quello del Castelli.
👤 Redazione ⌚ 15 Novembre 2014 - 18:51 3 commentia-
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PROPOSTE PER UNA SANITA’ MIGLIORE
NEL VERBANO CUSIO OSSOLA
VALUTAZIONE PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE
ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ SAITTA
PREMESSA
Intervento Assessore Regionale alla Sanità – Antonio SAITTA
L’assessore alla Sanità DELLA Regione Piemonte, Antonio SAITTA, nella riunione con la Conferenza dei Sindaci dell'Asl Vco tenutasi al Forum di Omegna lunedì 10 novembre 2014, ha messo in evidenza la grave situazione finanziaria della Regione per quanto attiene al comparto della Sanità, dove vi è un buco di circa 200 milioni di €.
E’ stato inoltre fatto rilevare che la nostra Regione ha presentato il “piano di rientro” molto complesso e sarà tenuta, per evitare il Commissariamento, a dover procedere ad una consistente riorganizzazione di tutta la rete ospedaliera piemontese, con applicazione dei parametri previsti dal “Patto per la Salute”, affinché il Ministero dell’Economia approvi il piano per l’anno 2015.
La Regione Piemonte è l’unica regione del Nord Italia in questa grave crisi finanziaria, alla quale deve porre rimedio.
La “mobilità passiva” presenta un disavanzo negativo nella Regione di 50 milioni €, e nella nostra ASL ha raggiunto dimensioni finanziarie molto elevate (circa 20 milioni €).
Per poter procedere alla riorganizzazione della rete ospedaliera, l’Assessore SAITTA ha comunicato che deve essere preso come riferimento il “patto per la salute” approvato il 5 agosto 2014, che contiene precisi “parametri di bacino di utenza di popolazione”per la collocazione di ogni specialità ospedaliera, ivi incluso la localizzazione dei D.E.A. (Dipartimento Emergenza ed accettazione).
Si può condividere in linea di principio che l’unico strumento da utilizzare per il “piano di rientro” sia una riorganizzazione che si basi soprattutto su precisi parametri scientifici, per non dover assistere come in passato ad enunciazioni che poi non hanno trovato conferma in fase di attuazione.
In quella riunione l’Assessore SAITTA ha infine concluso il suo intervento dichiarando che nella nostra provincia, applicando i parametri nazionali, sarà possibile riconoscere un solo Ospedale D.E.A. di 1° livello.
Su questo punto l’Assessore ha affermato che o perviene all’Assessorato una proposta condivisa da tutti i SINDACI del V.C.O. sulla collocazione del D.E.A., e in questo caso sarà accettata dalla Regione oppure in caso di proposte differenti, sarà la Regione stessa a dover decidere in merito.
Il SINDACO di VERBANIA nel suo intervento nella Conferenza dopo aver concordato che si deve procedere ad una seria riorganizzazione, fondata su dati scientifici, ha posto un primo problema relativo a quanto potrà essere l’ammontare del risparmio autorizzando un solo DEA di 1° livello ed un Pronto Soccorso 24 ore, rispetto al mantenimento della situazione attuale, (mantenimento di 2 DEA), in merito ai prevedibili e gravi disagi delle nostre popolazioni, che risiedono in un territorio montano.
Nel suo intervento sia il Sindaco di Verbania che altri amministratori intervenuti hanno però messo in risalto che il nostro territorio provinciale è molto vasto e che presenta una particolarità unica nella Regione Piemonte: la specificità montana riconosciuta dallo Statuto regionale, con 10 Valli, che rende molto difficoltoso, come già dimostrato, l’attuale attività di soccorso, pur in presenza di 2 DEA.
IL SINDACO DI VERBANIA CHIEDE AL CONSIGLIO COMUNALE
IL MANTENIMENTO DELLA SITUAZIONE ATTUALE – N. 2 DEA DI 1° LIVELLO
Siamo favorevoli a quanto dichiarato dall'Assessore Saitta in merito a:
riduzione degli sprechi
investire nella sanità pubblica
costruzione di un futuro di certezza agli operatori
Chiediamo però che la realizzazione, finalmente, dell'intendimento “meno ospedale e più medicina territoriale” abbia bisogno di una strategia complessiva di medio e lungo periodo, soprattutto per quanto attiene la “contemporaneità” degli interventi nuovi (no a chiusure o riduzione dei servizi , senza aver prima creato quei servizi alternativi proposti)
Siamo quindi disponibili ad approfondire la riorganizzazione complessiva di tutta la sanità, e nel contempo dobbiamo poter disporre, da parte della Regione, dei seguenti elementi:
A) Quale sforzo di contenimento della spesa si richiede al V.C.O.?
B) La probabile riduzione dei Dea e' sopportabile dalle nostre comunità per un'offerta sanitaria valida?
C)Riorganizzare in pianura, nella zona metropolitana torinese, e' ben diverso
che farlo in montagna: è possibile che la Regione compia una deroga per il
V.C.O., che ha ottenuto una legge sulla specificità montana per un territorio di confine e molto disagiato territorialmente.
Per quanto attiene alla situazione attuale, si ritiene che l’attuale dislocazione dei 2 D.E.A. di 1° livello a Domodossola e Verbania consente, pur tra alcune difficoltà gestionali, che il “soccorso” abbia raggiunto buoni livelli di servizio, mentre invece ridurre ad un solo D.E.A. presenterà senz’altro situazioni di grave disagio per i nostri cittadini, senza ottenere per la Regione un consistente risparmio.
Se si mantiene l’attuale organizzazione, si chiede alla Regione Piemonte di voler attuare i seguenti interventi, che consentano di migliorare l’offerta sanitaria complessiva:
1. riorganizzare la medicina ospedaliera per:
a) tenere conto delle caratteristiche geografiche, demografiche, socio-economiche e dei dati epidemiologici per il territorio;
b) preservare strutture esistenti e operanti nel VCO (ad esempio, l’oncologia, la radioterapia, l’emodialisi e l’emodinamica);
c) promuovere la crescita qualitativa dei servizi, anche attraverso la nomina di primari stabili;
d)valorizzare e rafforzare le professionalità mediche ed infermieristiche presenti nel V.C.O.
2. rafforzare i servizi di medicina territoriale, con una concreta attuazione delle dichiarazioni che nei decenni passati sono state ripetute tante volte senza risultati pratici e valorizzando le professionalità dei medici di medicina generale, con una attuazione contemporanea rispetto ai servizi che possono essere ridotti;
3. realizzare una rete per l’emergenza e l’urgenza che garantisca velocità e qualità negli interventi su tutto il territorio, comprese le aree più lontane dai centri urbani principali, attraverso la presenza di un adeguato numero di mezzi di soccorso avanzato e l’utilizzo di basi operative di elisoccorso
4. rivedere il rapporto tra pubblico e privato, rilanciando uno slogan ben noto, cioè respingere l’idea che i costi delle politiche sanitarie e sociali siano pubblici, ma i profitti privati;
5. completare l’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale, inclusi i protocolli per la continuità assistenziale ospedale-domicilio-residenze, e inserire il VCO nel “Patto sociale per il Piemonte”, attivato dall’Assessorato regionale ai servizi sociali, anche per rafforzare la prevenzione di comportamenti a rischio sanitario e sociale;
Le capacità di proposta degli amministratori della nostra Provincia hanno già dato nel passato una positiva dimostrazione, quando per l’Ospedale di Omegna la Regione Piemonte era orientata alla chiusura, che fu evitata, solo grazie alla tenacia degli Amministratori e della popolazione, che riuscirono a dimostrare, con dati tecnico/scientifici, che l’Ospedale di Omegna era una “risorsa” per tutta la provincia del V.C.O.
Si è riusciti a mantenerlo ed oggi possiamo dire, a ragion veduta, a migliorarlo.
Noi Verbanesi siamo in grado di collaborare con la Regione per trovare quei risparmi che possano consentire il mantenimento dei 2 DEA, ed a questo scopo propongo la costituzione di una commissione tecnico/politica, aperta anche al contributo degli Amministratori del Verbano, al fine di studiare tutti i dati scientifici contenuti nella ponderosa documentazione consegnatami nella Rappresentanza dei Sindaci, ieri venerdì 14 novembre 2014.
Quindi quale SINDACO di VERBANIA, in prima istanza, chiedo alla Regione Piemonte, per le motivazioni sopra espresse di voler mantenere l’attuale organizzazione per quanto attiene al soccorso, mantenendo 2 DEA a Domodossola e Verbania, oltre ad attuare quelle politiche indicate ai punti 1 – 5.
DINIEGO/ IMPOSSIBILITA’ DELLA REGIONE PIEMONTE
AD ACCOGLIERE LA NOSTRA PROPOSTA DI MANTENIMENTO
Nel caso la scelta del DEA di 1° livello a Verbania, non riscontri l’adesione di tutti i Sindaci della Provincia, con il presente documento indichiamo alla Regione Piemonte quali sono gli elementi oggettivi per consentire di deliberare che il DEA di 1° livello sia ubicato nell’Ospedale Castelli.
1) ATTIVITA’ RISCONTRATA NEGLI ANNI SULL’ATTIVITA’ DEI D.E.A.
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ANNO VERBANIA DOMODOSSOLA DIFFERENZA %
2014 (31/10) 25 563 20 475 + 5 088 + 24,84%
2013 29183 22 705 + 6 478 + 28,53%
2012 28 359 22 351 + 6 008 + 26,88%
2011 28 917 22 530 + 6 387 + 28,34%
2010 27 952 22 194 + 5 758 + 25,94%
Richiesta di miglioramento del servizio 118, inserendo più ambulanze medicalizzate, stante la conformazione montana del nostro territorio e la distanza dai presidi ospedalieri
2) Il carattere “turistico” dell’area vasta del Lago Maggiore, da Belgirate a Cannobio, che coinvolge una platea ampia di utenti.
Infatti rispetto alla popolazione residente nel distretto del Verbano, negli ultimi anni si è avuta, soprattutto nei periodi turistici, un notevole incremento di turisti.
3) Il D.E.A. di 1° livello di Verbania inoltre ha nei suoi compiti anche quello di assicurare il soccorso urgente ai pazienti ricoverati presso le seguenti strutture convenzionate:
STRUTTURA POSTI LETTO ACCREDITATI
__________________________________________________________
* AUXOLOGICO di PIANCAVALLO 354
* EREMO DI Miazzina, compresa
struttura GAROFALO di Gravellona Toce(52) 270
oltre ai pazienti ricoverati nelle seguenti strutture socio-assistenziali:
SACRA FAMIGLIA di Verbania 162
ISTITUTO MULLER di Verbania 64
R.S.A. SAN ROCCO di Verbania 50
OPERA PIA UCCELLI di Cannobio 102
che determinano un totale di 1.002 posti letto
4) l’Asse dei servizi per i cittadini è organizzato da anni su VERBANIA – OMEGNA
5) Il DEA dell’Ospedale di Verbania dista dal DEA di 2° livello di Novara, 70 Km., mentre quello di Domodossola, oltre 100 Km.
(nel caso il DEA venisse collocato a DOMODOSSOLA, il paziente grave del distretto del Verbano va a Domodossola e poi se si accerta che le sue condizioni necessitano di un trasferimento al DEA di 2° livello, va a Novara).
6) Individuare il DEA di 1° livello a Verbania consentirà al nostro Ospedale un miglioramento della qualità dei servizi erogati, ed essendo Verbania vicino alla Lombardia, potrà contribuire a diminuire la “mobilità passiva”, situazione che ben difficilmente si potrà ottenere con il DEA a Domodossola, in quanto l’Ospedale Castelli sarebbe certamente non più considerato come di riferimento ed aumenterebbe la “Mobilità passiva”
7) Il capoluogo della Provincia è VERBANIA, ed in ogni Provincia la Regione
Piemonte ha previsto che l’Ospedale del Capoluogo sia dotato di un D.E.A. di 1° livello, oltre a (Torino – Novara – Alessandria e Cuneo) di 2° livello
IL SINDACO DEL COMUNE DI VERBANIA
chiede di voler esprimere il proprio parere favorevole affinché la Regione Piemonte, nel caso non riscontrasse una adesione da parte di tutti i Comuni della provincia del Verbano Cusio Ossola
sulla collocazione di un unico D.E.A. di 1° livello, voglia individuare nell’ospedale CASTELLI di Verbania il D.E.A. di 1° livello, per tutte le considerazioni oggettive indicate nei punti 1 – 8 del presente documento.
VERBANIA, 15 NOVEMBRE 2014
SILVIA MARCHIONINI Leggi QUI il post completo