Sindaci Ossolani ripropongono l'ospedale unico
Riportiamo il documento ufficiale stilato dai sindaci ossolani, riunitisi nella giornata di ieri, sabato 8 novembre 2014, in cui chiedono che resti operativo in toto il nosocomio di Domodossola, e che si rivaluti l'opzione ospedale unico.
👤 Redazione ⌚ 9 Novembre 2014 - 11:19 15 commentia-
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I Sindaci dell’Ossola
- preso atto della grave situazione finanziaria in cui versa la regione Piemonte e che, tra l’altro, determina il ridimensionamento del servizio e delle strutture sanitarie;
- considerata la paventata chiusura di un DEA sul territorio del VCO tra quelli esistenti di Domodossola e di Verbania RAPPRESENTANO ALLA REGIONE PIEMONTE L’ASSOLUTA NECESSITA’ CHE IL DEA ED I RELATIVI REPARTI DELL’OSPEDALE DI DOMODOSSOLA RIMANGANO OPERATIVI CON IL MANTENIMENTO ED IL POTENZIAMENTO DELL’AREA MATERNO-INFANTILE
A riguardo sono ad evidenziare:
- la peculiare situazione orografica dei loro Comuni che, interamente montani, non consente alle loro popolazioni di raggiungere in sicurezza – in ragione delle distanze, dei tempi di percorrenza stradale, della situazione manutentiva viaria e delle condizioni metereologiche spesso avverse – altre strutture sanitarie al di fuori dell’Ossola;
- la mancanza di una adeguata reta sanitaria territoriale già oggetto di pregresso ridimensionamento in danno degli Ossolani;
- l’inserimento dell’Ossola nei programmi “Aree Interne” del Governo Italiano e dell’Unione Europea che prevedono specifiche linee di finanziamento per il definitivo riordino sanitario locale e che verrebbero meno in mancanza del DEA e dei relativi reparti;
- la totale assenza di operatori sanitari privati convenzionati in Ossola e che determina per tale territorio che il solo servizio sanitario pubblico può assicurare i livelli essenziali delle prestazioni;
- che i necessari interventi di razionalizzazione non possono certo essere effettuati, proprio in nome della razionalità, nelle aree montane già costrette a vivere il disagio della marginalità;
- che i risparmi sulla spesa sanitaria vengano imposti nelle realtà di pianura o di metropoli dove gli ospedali sono oggettivamente a pochi chilometri uno dall’altro e collegati da strade di facile percorribilità.
SONO INOLTRE NUOVAMENTE A RAPPRESENTARE, COSI’ COME GIA’ PROPOSTO NEL 2003, LA LORO DISPONIBILITA’ ALLA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO OSPEDALE UNICO PROVINCIALE, UNICA SOLUZIONE CHE POTREBBE CONCRETAMENTE MIGLIORARE L’EFFICIENZA E L’ECONOMICITA’ DEI SERVIZI EROGATI.
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