Certificato di malattia "al telefono": nei guai una prof e un medico
Una professoressa, di origini casertane, viene assunta come supplente da un istituto scolastico di Omegna, ma si presenta con un certificato medico redatto a 850 km di distanza, la mattina stessa
👤 Redazione ⌚ 28 Ottobre 2014 - 16:05 8 commentia-
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Un tempo si parlava di "furbetti del quartierino", una serie di personaggi saliti alla cronaca per una serie di "furbate", pensate per imbrogliare la "gente per bene".
Probabilmente la persona di cui stiamo parlando potrebbe, con merito, far parte di questi furbetti.
Da quanto riporta
Caserta News, una supplente, assunta nel mese di Settembre, presso un istituto scolastico di Omegna, si presenta al lavoro mostrando un certificato medico che certifica la presenta di una "grave patologia" che la rende inabile al lavoro.
Tutto plausibile, se non fosse che, il certificato medico, attestava una visita effettuata la mattina stessa. Operazione plausibile se il medico fosse stato verbanese.
Il problema era che il medico che aveva rilasciato l'attestato era casertano.
Grazie a questa traccia e ai riscontri effettuati dal Commissariato di Polizia di Omegna e dalla Questura di Caserta, si รจ potuto accertare che la "grave patologia" era stata diagnosticata al telefono, senza aver mai visitato in ambulatorio la paziente.
Medico e "malata" dovranno ora rispondere del reato di falso.
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