Ex Camera del Lavoro, che fine ha fatto il vincolo?
Secondo il Gruppo consiliare Forza Italia e indipendenti "la ex Camera del Lavoro in Piazza Fratelli Bandiera è un rudere la cui esistenza pregiudica qualsiasi ipotesi di recupero e di riqualificazione della piazza".
👤 Redazione ⌚ 15 Ottobre 2014 - 09:41 2 commentia-
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Lo affermiamo con franchezza: la ex Camera del Lavoro in Piazza Fratelli Bandiera è un rudere la cui esistenza pregiudica qualsiasi ipotesi di recupero e di riqualificazione della piazza.
Quando venne progettato dalla ex Giunta Zanotti il teatro in P.zza Fratelli Bandiera, si ipotizzava un intervento di recupero dello stabile in modo da armonizzarlo alle esigenze funzionali ed architettoniche del nuovo teatro. A tal fine il Comune di Verbania ottenne dalla Regione Piemonte un finanziamento di 700mila euro, necessario ai lavori di ristrutturazione dell’immobile sul quale, lo si afferma da un decennio, graverebbe un vincolo di interesse storico che sarebbe stato fatto apporre per precludere qualsiasi possibilità di demolire il manufatto.
Al di là dei dubbi sull’utilità di questo vincolo, peraltro relativo ad un immobile privo di qualsiasi pregio, ora apprendiamo dagli organi di informazione l’annuncio dell’Amministrazione Comunale in merito al prossimo abbattimento della ex Camera del Lavoro. Se la notizia, da un lato, non può che farci piacere, dall’altro essa suscita in noi alcuni pur doverosi interrogativi.
Il primo riguarda l’esistenza del vincolo: se dal 2004 (sindaco Reschigna prima e sindaco Zanotti poi) è stata ripetutamente affermata la sussistenza di tale vincolo sull’immobile, è lecito chiedersi se ora il vincolo sia stato tolto e se sì da chi e con quale procedura. Interrogativo doveroso e legittimo specie in un Paese, l’Italia, nel quale è certamente prevalente la cultura dell’estensione di simili vincoli e non già la loro rimozione propedeutica all’eliminazione di ostacoli a seri interventi di riqualificazione, pur necessari.
Il secondo interrogativo riguarda il contributo di 700mila euro erogato dalla Regione Piemonte sotto l’egida di Zanotti sindaco. Ebbene: se quel contributo era finalizzato alla ristrutturazione della ex Camera del Lavoro, è evidente che di fronte alla volontà dell’Amministrazione di abbattere il manufatto, quei soldi dovranno necessariamente essere restituiti alla Regione stessa.
Ci poniamo ora questo interrogativo: perché nel 2009, quando la Giunta Zacchera trasferì il progetto del teatro da piazza F.lli Bandiera alla ex arena, la Regione Piemonte – presieduta allora dalla Sig.ra Bresso di centrosinistra – fece sapere che il Comune, qualora avesse fatto venir meno ogni intervento di recupero della ex Camera del Lavoro, collegato al costruendo teatro in quella piazza, avrebbe dovuto restituire i 700mila euro alla Regione?
Giunta regionale di sinistra allora, giunta regionale di sinistra oggi: ci aspettiamo il medesimo approccio verso il Comune di Verbania.
E qui sorge il terzo interrogativo: ma il Comune di Verbania dispone tuttora, in cassa di quei 700mila euro? Oppure gli stessi sono già stati spesi dalla ex Amministrazione Zanotti per pagare il primo progetto del teatro in piazza F.lli Bandiera? Insomma un po’ di domande che attendono urgente risposta.
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