Grande Nord: "in coda per un diritto"

Riceviamo e pubblichiamo, una note di Grande Nord, riguardante le code la Distretto Sanitario per l'assegnazione di un medico.

  
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La vergognosa situazione che si è creata innanzi alla sede del Distretto Sanitario a Pallanza dove centinaia di cittadini si sono messi in coda fin dalle 5,30 di mattina per vedersi assegnato il medico di famiglia non è più accettabile, come non è accettabile il commento del miracolato rappresentante del V.C.O. nominato, non eletto in Regione, il quale risponde alle critiche dicendo che non accetta lezioni da nessuno, il fatto che non abbia mai accettato lezioni è noto a tutti, ma questo non lo esonera dai propri doveri.

Le responsabilità sono evidenti a tutti, la Regione Piemonte da anni, di certo nel passato quinquennio, è stata sostanzialmente immobile e non si è curata di una delle prime esigenze, in particolare, dei cittadini più fragili, l’assistenza Sanitaria, che non dimentichiamo è un diritto.
Abbiamo assistito solo a promesse, solo propaganda finalizzata alla loro sopravvivenza politica. Partire dalle ore che in caso di bisogno si devono passare ai pronto soccorso, alle liste d’attesa per visite e ricoveri, alla mancanza di medici di famiglia che vanno in pensione e non vengono rimpiazzati, fino alle retribuzioni dei sanitari, un disastro totale che ricade sulle spalle di tutti noi pazienti e contribuenti.

La politica non può chiamarsi fuori dalle proprie responsabilità, è evidente a tutti che il problema discende dalle non scelte a livello Regionale.

Certo che un po' di esame di coscienza dobbiamo farlo tutti, si impone un po' di “chi è causa del suo mal pianga sé stesso” visto che buona parte di questi personaggi, non tutti, sono stati regolarmente rieletti, non che prima andasse molto meglio, ma ormai siamo alla vergogna, la situazione non è più sostenibile occorre intervenire subito.

Comprensibile il non voler accettate lezioni da altri politici che non hanno fatto molto meglio, ma qualche lezione anche se tardi è ormai indispensabile, così come si comprende che in Piemonte il toccare l’argomento Sanità sia pericolosissimo, il business è più forte della politica, si può finire sotto processo, ma a questo punto occorre un intervento coraggioso e risolutivo.

Segreteria Regionale Grande Nord
Roberto De Magistris
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