Il Quartiere Verbania Est chiede una nuova sede

Nella seduta di venerdì del Consiglio di Quartiere Verbania Est, tra i temi trattati il più urgente riguarda la sede.

  
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Un problema datato, più volte segnalato all’Amministrazione, che non è stata in grado di risolverlo. La sede naturale, gli spogliatoi del campetto della Pastura, oltre a non essere adeguata, ha problemi strutturali e di infiltrazioni che la rendono inagibile. Abbiamo sopperito per le sole riunioni utilizzando la scuola materna della Pastura, ma la nostra presenza serale non si concilia con il ritorno in classe il giorno successivo dei bambini.

Non potendo più attendere, anche perché andava surrogato un consigliere, abbiamo convocato il consiglio nel salone delle suore di Maria Mazzarello, con il costo di affitto della sala a carico nostro. Non possiamo più attendere oltre. Ci è stato prospettato uno spazio alle elementari di Torchiedo, ma pare che non sia fattibile. Già sul finire della passata Amministrazione, come presidente del Quartiere ho avanzato una proposta al sindaco Marchionini che, non attuata, ho nuovamente presentato all’attuale giunta. Aspettiamo fiduciosi una risposta, ben consapevoli che è impensabile che a ogni riunione siano i volontari ad autotassarsi e che non è possibile attendere oltre la disponibilità di una sede stabile, utilizzabile non solo per le riunioni.

Nel consiglio di venerdì s’è parlato della sicurezza del ponte di via San Giovanni Bosco, con gli assessori Capra e Tacchini e il consigliere delegato Baldan che hanno spiegato gli interventi in corso. Il Quartiere auspica il coinvolgimento nella decisione delle misure di viabilità che dovranno essere prese durante i lavori. Per diminuire il disagio è stata proposta una sorta di variante leggera interna tra corso Italia l’ospedale San Rocco.

È stato riproposto il tema dei paletti e della chicane di via Intra Premeno, per il quale sono state depositate due raccolte di firme che non hanno avuto una risposta. Una residente ha segnalato la pericolosità di quel punto, dicendo di aver visto una nonna con due bambini rischiare di essere investita. L’attuale Amministrazione non si è sbilanciata ma, anche in questo caso, il Quartiere si attende quantomeno una risposta alle richieste dei cittadini firmatari la petizione.

Abbiamo ribadito la necessità di avere un piano del verde, per sfalcio e diserbo che, attuato nel 2025, sia concordato nelle strade e nelle località – compresi i sentieri – da noi indicate.

Ettore Francioli
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