Barry Callebaut: la nota del Ministero

Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Barry Callebaut: Urso e Cirio in pressing sull’azienda per avviare un processo di reindustrializzazione del sito di Verbania. Ecco la nota del Ministero

  
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Si è svolto a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma, un incontro di aggiornamento riguardante la vertenza di Barry Callebaut in seguito all'annuncio dell'azienda della chiusura, prevista entro marzo 2025, dello storico stabilimento produttivo situato ad Intra, frazione del comune di Verbania.

All'incontro presieduto dal ministro Adolfo Urso e dal sottosegretario con delega alle crisi d'impresa, Fausta Bergamotto, oltre ai rappresentanti dell'azienda e delle organizzazioni sindacali, sono intervenuti il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il vicepresidente con delega al lavoro, Elena Chiorino. (nonché il Sindaco di Verbania, Giandomenico Albertella, l'Assessore alle politiche industriali Mattia Tacchini e il Presidente della Provincia del VCO Alessandro Lana - ndr)

Durante l’incontro, la multinazionale svizzera del cioccolato, parte del Gruppo Jacobs, ha ribadito che la decisione di chiudere il sito è stata presa dai vertici aziendali ed è ormai irrevocabile, motivando questa scelta con la necessità di ottimizzare le produzioni e le distribuzioni in Italia.

Il ministro Urso, d’intesa con il governatore Cirio, ha quindi chiesto all’azienda di avviare un processo di reindustrializzazione del sito produttivo di Intra, di concerto con le parti sociali e le istituzioni interessate, finalizzato all'individuazione di un nuovo acquirente in grado di garantire continuità produttiva e occupazionale. Mimit e Regione Piemonte hanno inoltre richiesto all'azienda di mantenere attiva la produzione per almeno un anno, in attesa di un nuovo acquirente.

Rispetto a queste richieste la proprietà, confermando la disponibilità a mantenere un dialogo con le istituzioni coinvolte, si è riservata di rispondere in modo esaustivo nel più breve tempo possibile.

Il tavolo si riaggiornerà nelle prossime settimane, non appena la società sarà pronta a fornire le risposte richieste.


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