Chiusi sette centri massaggi per prostituzione

Un'operazione dei Carabinieri di Stresa ha portato alla chiusura di sette centri massaggi nel Verbano-Cusio-Ossola, smascherando una rete di prostituzione.

  
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Le strutture, situate a Verbania, Domodossola, Omegna e Baveno, nascondevano dietro la facciata di centri benessere attività illecite.

L'indagine, iniziata a Baveno e poi estesa ad altre località, ha rivelato che le ragazze, tutte di nazionalità cinese, erano costrette a vivere in condizioni precarie all'interno dei centri, con limitate possibilità di uscita.

Una donna cinese di 40 anni è stata arrestata a Domodossola e trasferita nel carcere di Vercelli, accusata di organizzare l'attività di prostituzione, gestire i pagamenti e gli orari delle ragazze. Altri sei gestori sono stati denunciati per favoreggiamento dello sfruttamento della prostituzione, al vaglio l'ulteriore accusa di riduzione in schiavitù.

Durante l'operazione, i Carabinieri hanno identificato numerosi clienti e raccolto prove inconfutabili sull'attività illecita.

In uno dei centri di Domodossola, dove la donna è stata arrestata, si era verificato il 10 marzo il decesso di un cliente svizzero durante un rapporto sessuale.

Le forze dell'ordine hanno sequestrato oltre 10.000 euro e 1.000 franchi svizzeri in contanti, insieme a vari telefoni cellulari utilizzati presumibilmente per la gestione degli appuntamenti. Sono stati inoltre confiscati oggetti legati alle pratiche sessuali.

L'operazione ha messo in luce le condizioni di vita delle ragazze coinvolte, evidenziando la natura coercitiva della loro permanenza nei centri massaggi. Leggi QUI il post completo