Socialismo XXI Secolo Verbania su carenza medici

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Socialismo XXI Secolo Verbania in merito alla situazione dei medici di famiglia.

  
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La carenza di Medici di Medicina Generale nel Verbano (soprattutto a Verbania e Baveno) è particolarmente critica ed esplode in tutta la sua gravità. All'appello manca, infatti, una decina di medici rispetto al fabbisogno; nella sola città di Verbania, ci sono 7-8 mila pazienti “orfani”, un numero che, presumibilmente in base a prossimi pensionamenti e dimissioni volontarie, potrebbe raddoppiare entro gennaio 2025, senza alcuna previsione ad oggi del necessario ricambio.

Per sopperire a tale situazione l'ASL VCO ha aperto presso la sede di S. Anna a Verbania un ambulatorio dedicato a tali pazienti, gestito però da soli due medici (peraltro temporanei), che - con una tale mole di assistiti e in carenza di mezzi a loro disposizione - comprensibilmente faticano molto a soddisfare le richieste di base (come ricette e impegnative).

Inoltre, molti degli attuali medici di medicina generale in servizio nel Verbano (poco più di una trentina) hanno un numero di assistiti molto superiore al massimale, con ricadute negative in termini del loro carico di lavoro e della qualità del servizio assistenziale offerto ai pazienti.

A gettare benzina sul fuoco, poi, la recente proposta dell'Amministrazione Albertella, vecchia di anni e già rigettata da medici e sindacati di categoria, di trasferire la Casa della Salute di Verbania al DEA dell'ospedale Castelli; scelta che non farebbe altro, da un lato, che aumentare gli accessi al Dea di codici bianchi e verdi (anzichè sgravarlo) e, dall'altro, aumentare il carico di lavoro degli stessi medici di base, già ora al limite.

Questa situazione ha ormai raggiunto livelli insostenibili, mettendo a serio rischio il diritto alla salute dei cittadini del Verbano e più in generale di tutto il VCO; per superarla non servono dunque soluzioni arrabattate dell’ultimo minuto o copia-incolla, ma precisi interventi strutturali tesi alla risoluzione di una crisi senza precedenti.

Servono:
- a livello locale specifiche intese tra ASLVCO e Conferenza dei Sindaci per la creazione di politiche d'incentivazione tese ad attrarre nuovi medici (come la messa a disposizione di sedi ambulatoriali, attrezzature e mezzi informatici a costo zero almeno per i primi anni di convenzione);
- a livello regionale intese con ASLVCO e Sindacati di categoria per accordi con pari finalità e per salvaguardare il servizio offerto dai medici già operanti sul territorio.

Recentemente le rappresentanze sindacali dei medici FIMG e SMI hanno proposto un’intesa intitolata “Progetto sperimentale di assistenza medica in territori rimasti privi di assistenza primaria a ciclo di scelta”. Riassumendo, essa prevede che i pazienti rimasti senza medico possano farsi visitare e prescrivere farmaci/esami da qualsiasi altro medico (anche se non loro mutuati) e si propone di potenziare le Case della Salute (ove già operino i medici di base) in aggiunta al servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica), che a Verbania avrà due medici in più.

Socialismo XXI Secolo Verbania propone alla minoranza politica verbanese di proseguire a monitorare la situazione, appoggiando ogni proposta concreta tesa alla salvaguardia del servizio sanitario locale sia territoriale che ospedaliero.
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