Goletta dei Laghi laghi Maggiore e d'Orta: fortemente inquinati 6 punti su 14

Goletta dei Laghi arriva in Piemonte, presentati in conferenza stampa i dati dei monitoraggi sul lago Maggiore e d’Orta, “Fortemente inquinati” cinque dei 10 punti campionati sul Maggiore e un punto su quattro sul lago d’Orta.

  
a-
+
“Osservato speciale” del lago d’Orta: il torrente Scarpia a San Maurizio d’Opaglio (NO) mostra concentrazioni microbiologiche ben oltre i limiti confermando le criticità degli anni precedenti. Legambiente: “Focus puntato sulle criticità dei laghi Maggiore e d’Orta a tutela dell’ecosistema lacustre”.

Bilancio non positivo per il lago Maggiore: su dieci punti campionati da Goletta dei Laghi tra la provincia azzurra del Verbano-Cusio-Ossola e di Novara, ben cinque punti sono risultati fortemente inquinati (sfioratore a lago su lungo-lago Marconi a Stresa, le foci del fiume Toce in località Fondotoce, del torrente San Giovanni in località Intra a Verbania (VCO), del torrente Vevera ad Arona e del fosso Arlasca, al confine tra Arona e Dormelletto, in provincia di Novara).

Diversa la situazione sul lago d’Orta dove, sempre tra le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola, su quattro punti analizzati tra l’1 e il 3 luglio, solo uno mostra concentrazioni microbiologiche ben oltre il doppio del limite consentito. Si tratta della foce Fiumetta in località Bagnella a Omegna (VCO). Su questo bacino lacustre, Goletta dei Laghi ha inoltre monitorato come “osservato speciale 2024” anche la foce del torrente Scarpia a San Maurizio d’Opaglio, in provincia di Novara. Rientrano tra gli osservati speciali - novità di quest’anno - quei punti storicamente critici per i quali Legambiente ha deciso di ripetere i prelievi anche ad aprile e maggio, ossia in quei mesi che precedono il passaggio della campagna, a supporto della fotografia scattata nei mesi estivi. La foce del torrente Scarpia a San Maurizio d’Opaglio è risultata fortemente inquinata nei monitoraggi effettuati dai tecnici e dai volontari Legambiente nei mesi di aprile e maggio, confermando le criticità già riscontrate nelle analisi degli anni precedenti.

“Sui due laghi piemontesi Maggiore e d’Orta non si riscontrano grossi cambiamenti nel corso degli anni – commenta Silvia Scarafoni, portavoce della Goletta dei Laghi di Legambiente. Una linearità che visti anche i risultati di quest’anno non ci conforta perché indica, in alcuni casi specifici, una cronicità in senso negativo probabilmente dovuta a problemi di depurazione”.

“I monitoraggi di Goletta dei Laghi che da anni promuoviamo sul Maggiore e sul lago d’Orta sono sia supporto che ulteriore strumento di valutazione a disposizione di associazioni, cittadini, istituzioni ed enti preposti al controllo - dichiara Alice De Marco, presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. Abbiamo stretto una collaborazione con Arpa Piemonte, imprese e istituzioni locali sulla tutela dell'ambiente lacustre, accendendo i riflettori sulla qualità delle acque interne. Il nostro contributo, infatti, si estende a progetti di ricerca sulla presenza di microplastiche nei laghi e all'Osservatorio per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. Lo scopo è principalmente quello di pianificare l’adattamento delle zone lacustri, proponendo uno scambio reciproco con gli enti scientifici e il mondo accademico”.

L’esito delle analisi microbiologiche sui laghi Maggiore e d’Orta è stato presentato oggi nel corso della conferenza stampa organizzata presso l’hotel San Rocco di Orta San Giulio e che ha visto la partecipazione della presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Alice De Marco, la portavoce di Goletta dei Laghi, Silvia Scarafoni, Roberto Signorelli e Massimiliano Caligara del circolo territoriale di Legambiente “Gli Amici del Lago”. Tra gli altri partecipanti anche Elisabetta Tromellini, sindaca della cittadina del Novarese, Secondo Barbero, direttore generale di Arpa Piemonte, Carmen Aina dell’Università del Piemonte Orientale, Caterina Fazzari dell’associazione “Un filo per Natale” e Maria Caterina Fedi del FAI Lago Alto Novarese.


Il dettaglio delle analisi microbiologiche effettuato sulle acque del Lago Maggiore versante piemontese.
Tra il 1° e il 3 luglio, i volontari e le volontarie di Legambiente hanno campionato 14 punti tra il lago d'Orta e la sponda piemontese del lago Maggiore. Sulla sponda piemontese del lago Maggiore sono stati campionati dieci punti: due in lago e otto in
foci di torrenti o fiumi. Di questi punti, cinque sono risultati fortemente inquinati, e sono: lo sfioratore a lago su lungo-lago Marconi a Stresa, le foci del fiume Toce in località Fondotoce, del torrente San Giovanni in località Intra a Verbania (VCO),
del torrente Vevera ad Arona e del fosso Arlasca, al confine tra Arona e Dormelletto (NO). Gli altri cinque punti, ossia le foci dei torrenti San Bernardino in località Intra a Verbania, Selvaspessa a Baveno (VCO), lo sfioratore del rio San Luigi in largo
caduti di Nassirya ad Arona, la foce del fiume Erno a Lesa e il nuovo punto introdotto quest’anno collocato presso la foce del torrente Tiasca a Meina sono risultati entro i limiti di legge.

Il dettaglio delle analisi microbiologiche effettuato sulle acque del Lago d’Orta.
Per quanto riguarda il lago d'Orta, sono stati campionati quattro punti tra il 1° e il 3 luglio: tre foci di canali o fiumi e un punto a lago. Di questi punti, uno è risultato fortemente inquinato, quindi con concentrazioni di escherichia coli o enterococchi
intestinali molto più elevati dei limiti di legge. Il sito del campionamento risultato ben oltre i limiti è la foce Fiumetta in località Bagnella a Omegna (VCO). Gli altri tre punti (sfioratore lungo-lago a San Maurizio d'Opaglio, le foci dei torrenti Pellino
a Pella e Pescone a Pettenasco (VCO) sono invece risultati entro i limiti di legge. Nota positiva: la foce del torrente Pescone, dopo tre anni di risultati al di sopra dei limiti di legge, quest'anno è risultato entro i limiti, al contrario della foce del
Fiumetta che lo scorso anno era risultato entro i limiti, ma quest'anno è fortemente inquinata.

“Osservato speciale”: la foce del torrente Scarpia (frazione Lagna di San Maurizio d'Opaglio, provincia di Novara).
Quest’anno il monitoraggio dei tecnici e delle tecniche di Goletta dei Laghi si arricchisce con gli “osservati speciali”, ossia i punti storicamente critici per i quali Legambiente ha deciso di affiancare la sensibilità e l’attenzione delle autorità ed
enti competenti, ripetendo i prelievi anche nei mesi che precedono il passaggio della campagna, a supporto della fotografia scattata nei mesi estivi. Per il Piemonte l’osservato speciale è il torrente Scarpia, a San Maurizio d'Opaglio (NO), per il quale i
prelievi di aprile e maggio hanno confermato le criticità rilevate nei monitoraggi effettuati negli anni passati. Da troppo tempo perdura una situazione di forte inquinamento del torrente, le cui cause devono essere indagate da chi ci competenza.

Leggi QUI il post completo