Rosaltiora sconfitta da Club76PlayAsti

“Ma queste qui cosa centrano con i play out”? E’ stato questo l’intercalare più frequente nel corso del match di ieri al PalaManzini, il secondo della post season contro Club76PlayAsti anticipato di 24 ore per permettere alle biancoblù di arrivare senza problemi a Bormio alle finali nazionale Under 16.

  
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Che la squadra di coach Silvia Asola fosse riconosciuta come una Under 16 arrivata appunto sino alle final four nazionali (buona fortuna, con una squadra così possono fare il colpo grosso) era cosa certa ma la squadra che si è vista oggi al PalaManzini contro una Rosaltiora sempre incerottata e rimaneggiata porta a chiedersi come possa essere arrivata dodicesima in Serie C. Si è vista una formazione con una ricezione ottima, una regia lucida, una fase muro difesa di altissimo livello ed un attacco da livello non da Serie C ma probabilmente anche di categoria superiore. Di certo non il livello di una compagine invischiata nei play out.

Si è parlato di infortuni in stagione, di qualche problema (un pochino speculare a quanto successo e sta succedendo in Rosaltiora); fatto sta che la squadra che si è vista stasera è qualcosa da alta classifica. Chiuso il preambolo su questo ‘mistero’ purtroppo per noi doloroso per la quota salvezza serve andare a vincere l’ultima partita del gironcino in casa di Marene Savigliano (le gare del girone G sono spostate a martedì 28 alle 21.00 anziché al giorno 25 maggio, stesso motivo di cui sopra) col massimo risultato e poi guardare agli altri risultati per capire se arriverà la salvezza coi primi due posti nel girone, ancora possibile o se servirà proseguire con gli spareggi delle tre terze (probabilmente da ricalendarizzare visto che inizierebbero il 29 maggio, giorno dopo l’ultimo match del gironcino di Rosaltiora).

Insomma, che questa stagione non fosse troppo fortunata si è era capito: l’infortunio di Sonia Cottini, crocevia stagionale, formule migliorative messe e levate, spostamenti di partite, ulteriori infortuni, sono botte dalle quali sarà più bello rialzarsi, sperando che tributi o decisioni da prendere su spostamenti e cose varie siano terminati. Diciamolo subito; non ci sentiamo di dire che Mokavit Rosaltiora abbia giocato male, probabilmente però questa Asti è tanto, tanto di più di quella squadra che ha chiuso dodicesima il proprio girone di campionato.

PRIMO SET
Formazione obbligata per Fabrizio Balzano con Chiara Francioli in regia, Annalisa Cottini opposta, Sonia Cottini e Camilla Osele sono le bande, al centro Kendra Calabrese e Irene Catena con Beatrice Folghera libero. Inizia subito una sorta di bombardamento missilistico che fa male alla ricezione verbanese e dice 4-9. Tutto il PalaManzini è esterrefatto da quel che sta vedendo. Una squadra che gioca sui livelli di compagini come le grandi della categoria, che ha un ritmo indiavolato. E’ un set che non ha troppo senso, sportivamente parlando anche perché le ragazze della squadra verbanese, sempre senza Emily Velsanto (alla nostra capitana buona fortuna perché il problema all’occhio non è di poco conto) e Greta Medali sono sorprese da quanto fatto vedere dalla astigiane ed iniziano a giocare solo sul finale di set. Troppo tardi comunque: 18-25 ed è 1-0.

SECONDO SET
Abbiamo comunque detto che Verbania non va bocciata. E si vede nel secondo set. Se la battuta è ficcante anche le ospiti si inceppano, sbagliano qualcosa e vedono la Mokavit in partita nonostante un iniziale 3-6 astigiano. La situazione si impatta sul 6-6 quando arrivano belle trame delle ragazze di Fabrizio Balzano che allungano sul 14-10 con time out ospite. In questa fase arrivano anche dei bei muri che portano il punteggio avanti sul 19-14 che diventa 22-17. La sensazione in primo tempo è che questo bel break abbia si tanti meriti lacuali ma che sia anche conseguenza di vari cambi della compagine astigiana, col passare del tempo però la Mokavit piace a prescindere. Fatto sta che pian piano Club76 picchia duro e si riavvicina: Balzano chiama tempo sul 22-21 ma al ritorno Asti dice 22 pari. Questo set però Verbania lo vuole e se lo prende: 25-22 ed è 1-1.

TERZO SET
Resta la consapevolezza che questo match tutto sembra tranne che una gara di play out ma qualcosa di più; l’inizio del terzo parziale è simile al precedente con PlayAsti che scappa via forte sul 3-6 ma con Verbania che vuole restare attaccata alla partita ed è qui che pur riconoscendo una differente base alle avversarie (soprattutto fisicamente) va detto che Mokavit non demerita poi per nulla; meritato infatti il break che porta al 11-11 che da il via ad un punto a punto corroborato da scambi spettacolari e punti ottima fattura. Lo scatto decisivo arriva sul 18-20 con Asti avanti. È un break che non si ricucirà più: 21-25 ed è 2-1 per le ospiti.

QUARTO SET
Altro set spettacolare, con Asti che cannona e con Verbania che comunque almeno il cuore ce lo mette; è addirittura la squadra lacuale che allunga sul 11-8 cercando di portare la gara al tie break. Balzano cambia la ‘S2’ inserendo Jonida Progni per Camilla Osele. Il punteggio vede Verbania avanti sino al 12-12 e resta in parità sul 15-15. Scappa via Asti che fa 18-20, Balzano ferma tutto e quando si torna in campo si arriva sul 20 pari, ancora 21-22 e ancora 22 pari. Purtroppo, gli ultimi punti sono errori dell’attacco: 22-25; Asti vede la salvezza, per Mokavit servirà lottare ancora e ancora e ancora, in questa annata ai bordi del maledetto e dell’incredibile.

Club 76 PlayAsti – Mokavit Rosaltiora 1-3 (18-25, 25-22, 21-25, 22-25)
Mokavit Rosaltiora: Francioli 5, Villa C. ne, Cottini A. 18, Caffoni ne, Cottini S. 11, Osele 10, Cometti, Progni 1, Calabrese 5, AlbertiGiani ne, Catena, Villa E. ne., Folghera (L1), Mutazzi (L2). All: Fabrizio Balzano.
Club76 PlayAsti: Musaj 10, Micherio, Beghelli5 , Bucci, Bonino 16, Gagliardi (L2), De Riggi 12, Stagnaro 14, Vione 5, Boufandar 5, De Blasi ne, Zanella 9, Cavaglià 1, Gerbaudo (L1). All: Silvia Asola.


IL COMMENTO DI COACH FABRIZIO BALZANO
“Permettetemi di dire che non so come sia possibile che questa Asti sia arrivata dodicesima in campionato – dice - capisco la giovane età, saranno migliorate tantissimo tra andata e ritorno ma con questa fisicità e questo livello di gioco mi sembra impossibile che abbiano vinto solo nove gare. Di contro anche noi forse non siamo da playout visto la differenza di prestazioni tra andata e ritorno e la malasorte che ci perseguita. Penso sia stata una bella gara, con buoni scambi e colpi di buon livello. Abbiamo iniziato male il primo set consegnandolo facilmente alle avversarie che non ne avevano certo bisogno. Poi si è giocato alla pari ed alcuni particolari hanno fatto la differenza. Siamo tristi e incazzati ed è giusto così. Speravamo di chiuderla in due gare ma eravamo consapevoli della forza di Asti, che se c’era un avversario da evitare era questo. Adesso ricarichiamo le ‘batterie’, ci prepariamo bene per la terza e determinante gara contro Marene Savigliano ed andiamo a prenderci la salvezza fuori casa”.
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