"Offline, onlife. La festa del Patto Digitale Verbanese"
Dopo nove mesi di dialogo e confronto, anche Verbania è pronta a firmare il proprio Patto Digitale e ad allargarlo ai suoi cittadini.
👤 Redazione ⌚ 24 Maggio 2024 - 09:16 Commentaa-
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Le prime firme saranno raccolte sabato prossimo, 25 maggio 2024, alle 10.30, presso la Biblioteca Civica Ceretti durante “OGline, onlife, la festa del Patto Digitale Verbanese”. Alla presenza delle referenti nazionali e regionali della rete patti, Stefania Garassini, Silvia di Paola e Alice di Leva, è previsto un primo momento di confronto pubblico tra la Garante Minori del Comune di Verbania, Chiara Colombo, il gruppo di lavoro del patto e gli organi di stampa. Seguiranno la firma del patto e un momento di condivisione di buone pratiche ed idee, per gli adulti, e di gioco e lettura, per i più piccoli.
La sfida del patto è stata lanciata alla città lo scorso settembre, durante gli eventi di Verbania città dei Bambini, da Chiara Colombo, garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Verbania e da Marco Gui, sociologo dei media e referente della rete nazionale Patti Digitali.
Sin da subito, si è creato un piccolo gruppo di persone, soprattutto genitori e docenti, che ha iniziato a confrontarsi su rischi e benefici della digitalizzazione per le giovani generazioni. Ne è nato un percorso che ha visto incontrarsi circa 40 cittadini e alcune ragazze e ragazzi, ai quali si sono poi unite realtà ed enti del territorio, come la Biblioteca Comunale (che ha anche ospitato tutto il cammino verso la stesura del Patto), la Ludoteca Comunale Ziki Ziki Lava, il Consiglio Comunale dei Ragazzi di Verbania, le OGicine Spazio Giovani del Kantiere, Il Centro per le Famiglie Do Re Mi Fa, il CISS Verbano e il gruppo scout Agesci Verbania 1.
In parallelo, il dialogo si è aperto anche con le scuole della città, nello specifico con i tre IC (Antonini, Rina Monti Stella e Verbania Intra) e con l’UGicio Scolastico Provinciale di Verbania. Ciò ha consentito di valorizzare le risorse già disponibili, come ad esempio il patentino di smartphone, e di allargare il dialogo famiglie-scuola-territorio, per una sempre più piena corresponsabilità, che non nega le diGicoltà insite nella digitalizzazione della scuola, ma al contempo vuole coglierne il potenziale per l’educazione e la crescita delle nuove generazioni.
Il risultato di questo percorso di riflessione e condivisione è un patto ampio e dettagliato, articolato in dieci punti che verranno resi pubblici uGicialmente proprio nella giornata di sabato e che riguardano il benessere digitale di bambini e ragazzi, ma anche degli adulti che hanno a che fare con loro. Al patto della città è stata poi aGiancata una proposta di patto personale tra genitori e figli al quale andranno ad unirsi altri patti specifici, a cui intendono lavorare i vari enti che hanno aderito all’iniziativa.
Il Patto Digitale riguarda infatti tutti: genitori, insegnanti, professionisti dell’educazione e della salute, chiunque si occupa di bambine, bambini, ragazze e ragazzi:
- di 0/6 anni, perché i pediatri raccomandano un uso limitatissimo degli schermi, nullo fino ai 24 mesi;
- di 6/12 anni perché questa è l’età in cui aGiancarli nella scoperta del digitale, senza dare loro strumenti da usare online in autonomia;
- di 12/18 anni, perché questa è l’età in cui accompagnarli al sempre maggiore uso personale e autonomo degli strumenti digitali;
Ma non solo genitori e operatori: istituzioni, enti del terzo settore, privati cittadini e tutti coloro che hanno a cuore il benessere delle giovani generazioni possono aderire al Patto e tutti sono chiamati a prendersene cura e mantenerlo vivo. Dopo la giornata di sabato, il testo del Patto sarà reperibile sul sito del Sistema bibliotecario del VCO, insieme al modulo per firmare l’adesione, che rimarrà a disposizione della città anche per il futuro. Leggi QUI il post completo