Inizia la decima stagione di Lakescapes

Al via la decima stagione di Lakescapes con Il rossetto e la bomba. La storia di Teresa Mattei e delle donne della Resistenza. Sabato 27 aprile al Teatro di Meina.

  
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Sabato 27 aprile inizia la decima stagione di Lakescapes - Teatro diffuso del Lago Maggiore, promossa dai comuni di Briga, Dormelletto, Lesa, Meina e Oleggio Castello insieme alla compagnia di musica-teatro Accademia dei Folli. La direzione artistica è di Carlo Roncaglia.

Sono 13 gli appuntamenti in cartellone - di cui 6 nuove produzioni - dislocati sul territorio del Lago Maggiore, dal 27 aprile maggio al 24 novembre. Un percorso variegato che tocca pagine di storia, di letteratura, di poesia e di musica lontane nel tempo e nello spazio. Il personale sguardo dell’Accademia dei Folli, a volte delicato e commovente, a volte scanzonato, spesso ironico, è ogni volta una dichiarazione d’amore per l’arte teatrale.



Sabato 27 aprile al Teatro di Meina (ore 21) l’Accademia dei Folli torna a parlare di Resistenza con una produzione tutta nuova, come di consueto in bilico tra musica e teatro: Il rossetto e la bomba, con cui i Folli raccontano il ruolo delle donne nella Resistenza. Tra queste c’era Teresa Mattei, nome in codice “Chicchi”, che durante la guerra fu incaricata di far esplodere un carico di dinamite nascosto dai tedeschi in un tunnel.

Ci riuscì, scappò in bicicletta dai tedeschi, trovò scampo all’università presso il suo professore e, già che c’era, discusse la tesi e si laureò. In un’altra occasione fu lei stessa a piazzare un ordigno e per non dare nell’occhio si vestì elegante. “L’unica volta che ho messo il rossetto in vita mia,” scrive lei stessa, “è stato per mettere una bomba”. Dopo la seconda guerra mondiale fu eletta all'Assemblea Costituente con Togliatti, La Pira e Nilde Iotti. Era la più giovane, e assunse l'incarico di segretaria dell'ufficio di presidenza. In seguito, da Dirigente nazionale dell'Unione Donne Italiane, fu lei a proporre, insieme a Teresa Noce e a Rita Montagnana, l'uso della mimosa per l'otto marzo.

Ma Teresa Mattei è solo una delle decine di migliaia di donne della Resistenza.



35.000 le donne che operavano come combattenti
20.000 le patriote, con funzioni di supporto
70.000 tutto le donne organizzate nei Gruppi di difesa della donna
4.653 le donne arrestate, torturate e condannate dai tribunali fascisti
2.756 il numero delle deportate nei lager tedeschi
2.900 le donne giustiziate o uccise in combattimento
512 le commissarie di guerra
1.700 le donne ferite


Queste le ragguardevoli cifre, fra l’altro approssimate per difetto, relative al ruolo delle donne nella Resistenza.



Qualcuna era antifascista perché il padre non ha mai voluto prendere la tessera del Fascio.

Qualcuna era antifascista perché a scuola insegnavano le leggi razziali.

Qualcuna era antifascista perché il fratello si era suicidato in carcere pur di non parlare.

Qualcuna era antifascista perché voleva essere madre, ma non solo dei suoi figli – madre di tutti, madre degli esseri umani.

Qualcuna era antifascista perché in quanto esseri umani non si poteva essere nient’altro.

Qualcuna era antifascista e non lo aveva neppure deciso, era così e basta – perché essere antifasciste era una forza, un volo, un sogno.



Chicchi era antifascista per questi e tanti altri motivi.

Il rossetto e la bomba è un inno fatto di parole e musica dedicato a lei e alle donne della Resistenza – le madri di tutti noi.


Il rossetto e la bomba
con
Giovanna Rossi
Carlo Roncaglia (voce, pianoforte)
Paolo Demontis (armonica)
Enrico De Lotto (basso)
arrangiamenti musicali Accademia dei Folli
testo Emiliano Poddi
regia Carlo Roncaglia


Sabato 27 aprile ore 21.00 | Teatro di Meina
via mazzini 68, Meina (NO)



Biglietti
Intero €16
Ridotto under 30 €13
Prevendite online su oooh.events


Info
prenotazioni@accademiadeifolli.com
345 6778879
www.accademiadeifolli.com
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