Gestione faunistica e l'ampliamento del Parco Nazionale della Val Grande
In seguito al recente ampliamento dell’area protetta, l’Ente Parco Nazionale della Val Grande ritiene opportuno comunicare importanti novità relative alle attività di pesca e di gestione del cinghiale nei nuovi territori.
👤 Redazione ⌚ 20 Aprile 2024 - 15:03 Commentaa-
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In merito alla pesca sono stati pubblicati alcuni articoli che potevano lasciare intendere che tale attività, nei tratti del Toce, potesse essere svolta con le stesse modalità adottate precedentemente all’ampliamento: non è così. Il Parco Nazionale della Val Grande ha tra le proprie finalità principali la conservazione della biodiversità e questo vale anche per la gestione delle sue acque.
Attualmente per esercitare la pesca su parte del Fiume è sufficiente essere in possesso della tessera Fipsas, senza la necessità di pagare il tesserino del Parco, ma ciò non significa che non debbano essere applicate le modalità di pesca recentemente approvate nel nuovo regolamento.
Di conseguenza, è bene che chiunque sia abilitato a praticare l'attività della pesca si attenga al regolamento del Parco, di cui si può prendere visione qui.
Sempre in ambito di gestione faunistica, il Parco Nazionale della Val Grande comunica di aver stretto con la Provincia del Verbano Cusio Ossola una collaborazione per il controllo del cinghiale sul territorio di competenza.
La convenzione vede Ente Parco e Amministrazione Provinciale cooperare attivamente per contrastare la crescente presenza di questo ungulato su cui, già in passato, i due enti hanno adottato piani specifici per il controllo e il contenimento.
La novità consiste nel fatto che la convenzione permetterà un'azione sinergica di maggiore incisività, utile anche per contrastare la diffusione della peste suina africana.
La Provincia del Verbano Cusio Ossola sarà responsabile delle operazioni di contenimento del cinghiale nei territori recentemente inclusi nel Parco Nazionale della Val Grande e la Polizia Provinciale si farà carico dell’organizzazione e dell’autorizzazione degli interventi di controllo della specie che dovranno essere eseguiti esclusivamente munizioni a ridotto impatto ambientale (senza quindi l’utilizzo del piombo).
Da parte sua, l'Ente Parco si impegna a segnalare alla Polizia Provinciale tutti gli interventi programmati.
Inoltre, la Provincia intensificherà il controllo nelle zone esterne limitrofe al Parco, dove la specie dimostra maggiore criticità, anche su segnalazione del Parco.
La convenzione per la gestione del cinghiale avrà validità fino al 28 febbraio 2026, in linea con il piano di contenimento della specie nella Provincia del VCO.
Si tratta di un accordo importante che garantirà una gestione più efficace e sostenibile della specie sul territorio con l’obiettivo di garantire la tutela di ambiente, attività economiche e sicurezza dei cittadini.
Luigi Spadone, presidente del Parco Nazionale della Val Grande, ha dichiarato: sulla pesca nella tratta del Toce abbiamo fatto un significativo passo avanti cercando di mantenere fede alle considerazioni espresse in occasione dell’assemblea della FIPSAS dello scorso febbraio, consentendo la pesca sulla Toce, uniformando le date di apertura ed evitando ulteriori pagamenti. Si tratta di un decreto provvisorio per il 2024, che ci consentirà di approfondire meglio alcune tematiche anche confrontandoci con gli stessi pescatori. Ovviamente all’interno del Parco vi sono limitazioni che discendono dalle norme e non possono trovare deroghe.
In tema gestione del cinghiale la convenzione sottoscritta con la Provincia anche grazie alla collaborazione tra Reparto Carabinieri Parco e Polizia Provinciale, ci consentirà di avere una maggiore incisività e di raggiungere i numeri previsti nel nostro piano di contenimento che ha avuto l’approvazione di ISPRA. Leggi QUI il post completo