Moria delle api: uno studio a Verbania VIDEO

In Europa, è stato registrato negli ultimi anni un calo del 30% della popolazione delle api, in Italia uno studio stima la perdita di 500milioni di apoidei ridotte al 37% in 20 anni, da questo parte lo studio effettuato al Cobianchi.

  
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Una ricerca scientifica e un progetto didattico, lo studio della drastica riduzione della popolazione di apoidei, condotto all'Istituto Lorenzo Cobianchi sotto la guida di Angelo Sommaruga, apicoltore di grandissima esperienza e rilevanza internazionale,che ha collaborato al progetto "Nidi d'Ape", un ambizioso studio sulle popolazioni di apoidei del Verbano.

“Se un giorno le api dovessero scomparire, all’uomo resterebbero soltanto quattro anni di vita“. Non è la teoria apocalittica di qualche anonimo ambientalista-animalista, ma una previsione scientifica attribuita ad Albert Einstein, che desta oggi nuove preoccupazioni.

Non è stata individuata un’unica causa della diminuzione del numero di api. Tuttavia sono stati indicati diversi fattori. La scarsa o del tutto insufficiente alimentazione delle api, virus, attacchi di agenti patogeni e specie invasive come ad esempio l’acaro varroa (Varroa destructor), la vespa asiatica (Vespa velutina), il piccolo scarabeo dell’alveare (Aethina tumida) e l’acaro (Tropilaelaps), i vegetali geneticamente modificati e i cambiamenti ambientali. A tutti questi vanno aggiunti gli effetti dell’agricoltura intensiva e dell’uso di pesticidi.

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