Nobili: incontro con motoscafisti di Stresa
Provincia rivede la metodologia di ricalcolo del fabbisogno di licenze per il servizio di trasporto pubblico di navigazione non di linea. Soddisfazione da parte del Comune di Stresa che temeva difficoltà e limiti nel rinnovo delle autorizzazioni alla sua cinquantina di motoscafisti.
👤 Redazione ⌚ 11 Settembre 2014 - 08:30 Commentaa-
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Sospeso il provvedimento del Consiglio provinciale con cui – rispondendo a normativa regionale – nel 2011 si deliberò l’aumento (da 69 a 80) delle licenze disponibili sul territorio provinciale per il servizio di trasporto pubblico di navigazione non di linea, ma ridistribuendole secondo criteri assimilati da parametri regionali, da cui risultò una riduzione di autorizzazione sulla ‘piazza’ di Stresa (da 49 a 13).
“Siamo ben consapevoli che a Stresa, punto di approdo più prossimo e utilizzato per lo sbarco sulle Isole Borromee, vi sia la più alta domanda, a livello di tutto il bacino del Lago Maggiore, di ‘motoscafisti’, che svolgono un servizio che ritengo debba co-esistere, perché complementare, con quello pubblico della Navigazione del Lago Maggiore. Va detto tuttavia che la delibera di Consiglio Provinciale del 2011 – rispondendo a quanto disposto con legge regionale del 2008 – già si premurava di salvaguardare con una clausola specifica la situazione esistente, confermando a ogni Comune il precedente numero di licenze e stabilendo che del nuovo ‘pacchetto’ di licenze, quelle non richieste e utilizzate sarebbero rimaste alla Provincia, con la facoltà di metterle a disposizione dei Comuni rivieraschi che avessero avanzato motivata richiesta“ fa sapere il Presidente Massimo Nobili, che dalla scorso giugno, in attesa del rinnovo amministrativo dell’ente di secondo livello, svolge anche le funzioni attribuite al Consiglio provinciale.
Nell’esercizio di questa funzione ‘sovracomunale’, la Provincia aveva dunque salvaguardato la possibilità per tutti i motoscafisti stresiani, in esercizio, di proseguire con la loro attività.
“Siamo giunti alla sospensione della delibera di consigliare del settembre 2011 per fornire un supplemento di ‘chiarezza’ al Comune di Stresa, che in questi mesi ha chiesto alla Provincia di aggiornare la metodologia di calcolo del fabbisogno dell’offerta di questo servizio, tenendo in considerazione le sue peculiarità territoriali e socio-economiche. Questo a fronte della legge n. 24/1995 che dispone che la Provincia con cadenza almeno quinquennale, così come per il servizio di noleggio con conducente su strada, verifichi e aggiorni la metodologia di calcolo per il rilascio delle licenze. Abbiamo dunque dato mandato – spiega Nobili – al dirigente del settore trasporti di rivederla”.
Va ribadito inoltre che nel quadro normativo vigente (legge n. 21/1992) le licenze sono trasferibili, su richiesta del titolare, a persona dallo stesso designata, purché iscritta nel ruolo e in possesso dei requisiti prescritti, quando lo stesso sia titolare di licenza da cinque anni o abbia raggiunto il sessantesimo anno di età o sia divenuto permanentemente inabile o inidoneo al servizio per malattia oppure per infortunio o per ritiro definitivo della patente di guida.
Inoltre, in caso di morte del titolare la licenza può essere trasferita a uno degli eredi appartenenti al nucleo familiare del titolare, qualora in possesso dei requisiti prescritti, ovvero possa essere trasferita, entro il termine massimo di due anni, dietro autorizzazione del Sindaco, ad altri, designati dagli eredi appartenenti al nucleo familiare del titolare, purché iscritti nel ruolo e in possesso dei requisiti prescritti.
“Questo – dichiara il Sindaco di Stresa Canio Di Milia – per chiarire come i motoscafisti stresiani non siano, a tutti gli effetti, limitati nell’esercizio della loro professione da un contingentamento del numero delle licenze e che queste non scenderanno al di sotto dell’effettive esigenze del ‘mercato’ locale. Con la recente delibera a firma del Presidente Nobili, che ringraziamo per aver colto come la mancanza di un atto esplicativo avrebbe potuto mettere in difficoltà una voce importante dell’economia comunale, viene dissipato ogni timore. La ripresa nello stesso atto di quanto la legge
prevede in merito alla cessione della licenza, infonde inoltre più serenità a coloro che hanno intrapreso questo attività investendo denaro nella sua acquisizione e che ora temevano – vista la paventata riduzione del numeri delle autorizzazioni rilasciabili dal nostro Comune – di aver pagato, anche sostanziosamente, qualcosa che avrebbe potuto non avere più valore”.
“Con la rimodulazione dei criteri per la redistribuzione dei numeri delle licenze tra i Comuni rivieraschi andrà dovutamente tenuta in considerazione l’importanza dei flussi turistici su Stresa e non applicare – come fatto in precedenza – in modo ‘asettico’ criteri generali che hanno una logica se si tratta di servizio di noleggio auto con conducente, ma non se riferiti a un servizio essenzialmente turistico. La conferma, inoltre, che nulla cambia per quanto riguarda la possibilità di ‘passaggio’ della licenze a fine attività, che è la liquidazione di chi per anni ha lavorato in proprio, con tutti i relativi rischi d’impresa, è un aspetto che rassicura una categoria economica di tutto rilievo per Stresa” commenta l’Assessore provinciale alle Attività produttive Marcella Severino.
Nel corso della conferenza stampa tenutasi presso il Municipio di Stresa nella serata di ieri (ndr 9 settembre) è stato inoltre affrontato, alla presenza di una numerosa delegazione di ‘motoscafisti’ stresiani, il problema dei limiti imposti dalla Convenzione Italo-Svizzera sulla Navigazione (sottoscritta una ventina di anni fa quando il quadro normativo di riferimento europeo in materia di apertura alla libera concorrenza era molto più restrittivo dell’attuale) al servizio di trasporto passeggeri tra le sponde italiane e quelle del Canton Ticino, effettuato da operatori che non siano la Navigazione di linea.
Il presidente Nobili ha ricordato come del problema sia stato interessato il Ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Maurizio Lupi e – quale parlamentare di riferimento – l’On. Enrico Borghi, affinché in sede di riscrittura di un atto bilaterale datato si possa entrare nel merito della questione, che sarà anche portata all’attenzione di uno dei prossimi consigli direttivi della Regio Insubrica, comunità di lavoro ‘transfrontaliera’ tra Canton Ticino e le province italiane con esso confinanti.
Il Sindaco Di Milia ha altresì sottolineato come sulla tematica ci sia già stato uno scambio di pareri con il Sindaco di Locarno, che condivide le preoccupazioni relative al venir meno di questo servizio – prescelto da una fascia di clientela turistica che vuole essere libera dai limiti degli orari dei battelli di linea. Preminente dunque – è stato rimarcato – è salvaguardare l’offerta complessiva di un territorio internazionale qual è il Lago Maggiore, che vede soprattutto nel turismo, e nei servizi ad esso collegati, le sue prospettive di sviluppo.
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