Val Cannobina: maggior attenzione alla prevenzione incendi

Riceviamo e pubblichiamo, una lettera di un lettore, residente in Valle Cannobina, dove esprime preoccupazione per la prevenzione incendi, ancor più accentuata dopo il grave incendio dell'aprile 2021.

  
a-
+
Per una forte prevenzione degli incendi boschivi nella Valle Cannobina e nella provincia!

Ricordiamo: Il 7 aprile 2021, il bosco della Valle Cannobina è bruciato sopra Cannobio. Oltre a ettari di bosco, l'incendio ha distrutto anche numerose case ristrutturate e vecchi edifici agricoli storici. Questo incendio è stato un disastro per la foresta e i proprietari di case colpiti. Al fine di prevenire il più possibile tali incendi in futuro, si pone la questione del tipo di prevenzione degli incendi boschivi perseguita dai comuni e dalle autorità corrispondenti.

Nella foto la mia casa dopo l’incendio

Il Dipartimento della Protezione Civile del Governo Italiano afferma chiaramente l’importanza delle seguenti misure:
Azioni preventive riguardanti i comportamenti delle persone. Il fattore umano è di fondamentale importanza nell'attività di prevenzione: la maggiore percentuale di incendi è infatti riconducibile a comportamenti scorretti dell’uomo, sia volontari che involontari. L'azione mirata alla prevenzione viene attuata attraverso:
il controllo del territorio tramite una costante azione di monitoraggio dello stesso e delle diverse attività umane, sia produttive che ricreative;
l'attività di informazione e sensibilizzazione diversificata in funzione del tipo di utente. Le campagne di comunicazione sono fondamentali per sensibilizzare ed educare i cittadini riguardo al problema degli incendi boschivi e alla salvaguardia del bosco. Bisogna far conoscere i divieti, le limitazioni da osservare e le norme di buon comportamento da tenere nei boschi nonché le misure di autoprotezione da adottare in caso di incendio. Un’attenzione particolare va rivolta all’informazione nelle scuole, organizzando incontri tra studenti e operatori del settore.

Come previsto dalla legge quadro sugli incendi boschivi spetta alle regioni il compito di realizzare - in base alle linee guida definite dal Decreto Ministeriale del 20 dicembre 2001 – i piani regionali di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. I piani sono triennali e vengono aggiornati annualmente. Obiettivo primario dei piani regionali è quello di ridurre le superfici boscate percorse dal fuoco.


Gli esperti oggi concordano sul fatto che il 95 per cento degli incendi boschivi sono causati dall'uomo, intenzionalmente o per negligenza. Più il bosco è colpito da siccità, più facilmente si può innescare un incendio e maggiore dev’essere la cautela nel maneggiare il fuoco e i mozziconi di sigaretta. Il fuoco all’aperto deve quindi essere assolutamente evitato e i mozziconi di sigaretta devono essere spenti con cura. Una foresta non si accende da sola.

Di conseguenza, la popolazione locale e i turisti devono essere resi consapevoli di questi fatti in modo chiaro e ben visibile.

La situazione attuale purtroppo è la seguente: Chi intraprende il vecchio sentiero (Via Borromea) attraverso la Valle Cannobina a Cannobio può vedere questo cartello, che contiene più enigmi che informazioni chiare:


A Cavaglio S. Donnino l'escursionista vede (se è attento) il seguente cartello:


Sulla bacheca dei singoli villaggi del comune di Valle Cannobina, quest'anno sono stati esposti piccoli cartelli che informano del divieto di accendere il fuoco. Difficilmente il turista nota questi avvisi e/o non li capisce, perché sono scritti solo in italiano.

Un'efficace prevenzione degli incendi boschivi include non solo una buona informazione della popolazione e dei turisti, ma anche un'efficace persecuzione dei piromani. Il rispetto delle leggi, in particolare il divieto di pascolo nelle zone bruciate per 10 anni, deve essere rispettato in modo che la foresta possa riprendersi. C'è ancora molto da fare qui!

Thomas Spang, Cavaglio S. Donnino
Leggi QUI il post completo