Approvato piano nazionale Florovivaistico

"Bene l’approvazione del piano nazionale Florovivaistico in conferenza stato-regioni: ora valorizzare le strategie sul territorio", così Coldiretti Novara e Vco dopo la sigla dell'accordo.

  
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“L’approvazione in Conferenza Stato Regioni del “Piano nazionale florovivaistico”’ per il triennio 2014-2016 è una carta importante per il rilancio del settore florovivaistico, ma occorre trovare le risorse finanziarie per dotarlo di una serie di strumenti organici ed efficaci, con proposte coerenti con la politica comunitaria e nazionale, al fine di aumentarne la competitività sul mercato interno ed internazionale”.

E’ positivo il commento di Gian Luca Medina, coordinatore della Consulta florovivaistica di Coldiretti Novara-Vco, in merito al  documento di indirizzo politico-programmatico di medio e lungo periodo che deve tradursi quanto prima in iniziative concrete in grado di tutelare nell’attuale difficile momento di crisi una produzione Made in Italy al 100%, dalla selezione delle varietà, alla produzione del seme, fino alla coltivazione della pianta, anche puntando sull’indicazione dell’origine del prodotto che tuttora manca, esponendo il settore a importazioni provenienti da Paesi che non rispettano il lavoro e che impiegano per la coltivazione prodotti banditi nell’Unione europea. 

Il settore florovivaistico – ricorda la Coldiretti interprovinciale - è uno dei comparti di punta dell’economia agricola del nostro paese, con un fatturato di oltre 3 miliardi di euro e centinaia di migliaia di occupati.

“Riflessi importanti anche nell’Alto Novarese e nel Verbano Cusio Ossola, dove la produzione di acidofile in particolare riveste una forte importanza nel contesto produttivo del settore primario” aggiunge il direttore di Coldiretti Novara Vco Gian Carlo Ramella. “Oltre a ciò, il florovivaismo alimenta un fortissimo indotto, con lo sviluppo di fattori di produzione, macchine, strutture, distribuzione, logistica, marketing, progettazione, assistenza tecnica, manutenzione ed altro”.

Da tempo Coldiretti, grazie ad un gruppo di lavoro interprovinciale, ha messo in rete i floricoltori individuando iniziative ed obiettivi tesi a valorizzare le produzioni uniche e tipiche del territorio e a predisporre le basi per portare maggiore introiti alle imprese.

Coldiretti sta realizzando su tutto il territorio nazionale il progetto "Una filiera agricola tutta italiana", che si compone di un filone della filiera agricola corta (vendita diretta con le botteghe di Campagna Amica) e di un altro della filiera lunga (rete dei Consorzi d'Italia, società di scopo per ogni singolo settore).

Come detto, sul Lago Maggiore la tradizione florovivaistica è più che centenaria: le condizioni climatiche e una terra acida e ricca di humus hanno reso la riviera del Verbano terra ideale per la coltivazione di camelie, azalee, rododendri – piante acidofile – così come di aceri, rose e molte altre piante.

Le molte imprese che vi operano sono alla base di un tessuto economico e rurale che si è sviluppato fino ai giorni nostri e che è oggi riconosciuto sui mercati internazionali per l’altissima qualità delle sue produzioni, stimate da collezionisti e buyers di tutto il mondo.
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