Verbania Futura su problematiche DEA

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del gruppo civico, Verbania Futura, in merito alle problematiche del DEA di Verbania.

  
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Apprendiamo che in sede di confronto tra il Sindaco di Verbania e la Direttrice Generale dell’ASL sarebbe emersa la proposta del Sindaco di impegnare i medici di famiglia presso il DEA dell’Ospedale “Castelli” per far fronte alla gestione dei casi meno gravi.

La proposta parte sicuramente da due punti fermi: in primo luogo il notevole numero di “codici bianchi” relativi ai casi meno gravi che pur venendo trattati al DEA, di fatto ne intasano l’attività. Secondariamente la cronica mancanza di personale medico: un problema locale, regionale e nazionale sul quale i livelli di governo nazionale e regionale devono mettere definitivamente mano perché la situazione è oggettivamente insostenibile considerando il turn over dovuto alle inevitabili uscite dal lavoro, i limiti di accesso alle facoltà di medicina e l’eccessiva durata delle scuole di specialità.

Tutto ciò non toglie come la proposta presenti seri dubbi di fattibilità: il numero dei medici di famiglia anche nel nostro territorio è diminuito in modo rilevante negli ultimi anni a causa del pensionamento di numerosi e stimati professionisti che solo in minima parte sono stati sostituiti.

Di conseguenza il numero di “mutuati” che è stato assegnato a ciascun medico – peraltro già elevatissimo – ha registrato un sensibile incremento.

Ci domandiamo come possano i medici di famiglia, già oberati nella cura dei rispettivi “mutuati”, dover dedicare ulteriore tempo all’interno del DEA per assicurare le prestazioni di cura ai casi meno gravi e, se e come, possa l’ASL organizzare un tal servizio.

Da parte nostra ci permettiamo invece di proporre all’attenzione degli organi competenti di valutare lo spostamento all’ospedale Castelli del presidio della “guardia medica”, oggi dislocato nell’ex ospedale S. Rocco a Intra, a cui indirizzare i pazienti che, a seguito delle necessarie verifiche preliminari del “triage”, viene assegnato il “codice bianco” (riguarda pazienti che necessitano di prestazioni sanitarie che non sono riconosciute come "urgenti" dal medico del Pronto Soccorso  pertanto potrebbero essere risolte dal Medico di Medicina Generale, dal Medico di Continuità Assistenziale e/o presso Poliambulatori sul territorio).

E, in tema di edilizia sanitaria, visto che è in corso la predisposizione della variante strutturale del Piano Regolatore, ricordiamo al sindaco la nostra proposta avanzata nel luglio scorso ma caduta nel nulla: proponiamo che l’area ubicata in Comune di Verbania nella piana tra Fondotoce e Gravellona distante 1 km dallo svincolo autostradale (a ovest) e la stazione ferroviaria (a est) dotata della maggiore concentrazione di infrastrutture e di servizi di viabilità/trasporto e passaggio di tutte le più importanti linee di trasporto pubblico locale, sia destinata ad attività socio – sanitarie, ospedaliere e servizi connessi.
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