“Biomuseologia. Il museo e la cultura della sostenibilità”
Un vademecum per guidare i musei nel futuro e renderli sostenibili economicamente, ma soprattutto a livello energetico.
👤 Redazione ⌚ 21 Dicembre 2022 - 19:06 Commentaa-
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Questo il nuovo saggio di Maurizio Vanni, museologo, storico dell’arte e curatore, che per Celid ha pubblicato “Biomuseologia. Il museo e la cultura della sostenibilità”. Il volume sarà presentato a Verbania giovedì 22 dicembre, alle ore 17, all’hotel “Il Chiostro” (via Fratelli Cervi, 14). L’appuntamento vedrà la partecipazione dell’autore.
Il road show toccherà nelle prossime settimane Civezzano (Trento – 11 gennaio), Roma (12 gennaio), Pisa (13 gennaio), Piombino (14 gennaio), Milano (19 gennaio).
IL LIBRO – Tra gli edifici che producono cultura, i musei sono quelli a maggior impatto ambientale: la sfida ecologica è la prima che dovranno affrontare i manager culturali nel presente, per portare le istituzioni nel futuro. Questo il tema cardine del libro di Maurizio Vanni.
Il rilancio dei musei inizia dalla sostenibilità, non soltanto in chiave ambientale ma anche sociale ed economica. Partendo dalla nuova definizione di museo (ufficializzata a Praga nell’agosto 2022 dall’ICOM) il manuale racconta, con un approccio interdisciplinare, come queste strutture debbano evolversi non solo per mantenersi al passo con i tempi, ma soprattutto per mettersi al servizio della società ed essere protagonisti di uno sviluppo sostenibile nel panorama culturale.
L’85% dei musei italiani si trova all’interno di un edificio di rilevanza storica e pertanto vincolato. La Biomuseologia, oltre ad affiancare la Biomuseografia nel progettare strutture museali ex novo, ha dunque come priorità la riduzione dell'impatto ambientale di strutture storiche, rispettando le linee guida del Ministero della Cultura. Una sfida non più impossibile, grazie alla tecnologia: vernici green, pannelli fotovoltaici trasparenti, strategia no waste grazie al riciclo avanzato, utilizzo di materie prime certificate vanno incontro alle esigenze ambientali.
Ma i musei sono anche presidii sociali, non solo in funzione di custodia di un bene pubblico e della fruizione per tutti i segmenti di una comunità, ma anche in quanto promotori di temi chiave per il tempo in cui viviamo, quali la diversità, l’inclusività, la sostenibilità. In questo senso la Biomuseologia si mette al servizio di progettualità etiche (equità sociale) e responsabili, strutturate su piani di crescita sostenibile.
Per mettere in pratica questi concetti i musei dovranno necessariamente cambiare pelle e questo comporterà l’esigenza di aprirsi a nuove forme di finanziamento, che non derivino soltanto da fondi pubblici, oltre alla necessità di formare nuove figure professionali, valorizzare i beni immateriali ed allestire eventi temporanei. Serviranno anche nuove competenze, non solo in Storia dell'Arte, Archeologia, Conservazione e Restauro, ma anche in Economia, Marketing e Comunicazione, Gestione Museale, Antropologia, Sociologia, Pedagogia, Psichiatria ed Informatica. Anche i territori beneficeranno di questa evoluzione, in quanto le nuove funzioni trasformeranno anche i musei meno blasonati in vere e proprie destinazioni turistiche. Una svolta importante, ma anche l’unica strada per salvare i musei dal fallimento.
Chiude il volume la sezione “Sostenibilità ambientale e interdisciplinarietà. La forza del gruppo di lavoro” con i contributi Pietro Carlo Pellegrini, Cesare Spinelli, Elena Pampalone, Sabrina Zuccalà, Fabio Viola, Alessandra Vuoso, Won-Joo Suh, Vera Agosti, Matteo Graniti.
Arricchiscono la pubblicazione la prefazione di Alfonso Cauteruccio, Presidente di Greenaccord Onlus e l’introduzione di Domenico Piraina, Direttore di Palazzo Reale, Milano. La postfazione è a cura di Nicolas Sasha Piccato, membro del Coordinamento dell'Industria Culturale e Creativa dell'Ambasciata Francese in Canada.
Maurizio Vanni – Museologo e storico dell’arte, specialista in valorizzazione e gestione museale. Lavora per la Soprintendenza Archeologia, Beni Culturali e Paesaggio per
le province di Lucca e Massa Carrara, è docente di Museologia per il turismo (UNIPI), di Marketing non convenzionale alla Facoltà di Economia di Roma Tor Vergata
nel Master “Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media” e di Governance e gestione culturale presso il Conservatorio Luigi Boccherini di Lucca
nel Master “MaDAMM”. Ha curato più di 700 eventi, tra mostre e progetti legati alla museologia del presente, e ha tenuto corsi, seminari, convegni e lectio magistralis in sessanta musei e quaranta università di oltre trenta paesi del mondo.
“Biomuseologia. Il museo e la cultura della sostenibilità” è un’opera di Maurizio Vanni, edita da Celid. Leggi QUI il post completo