Conferenza conclusiva per il progetto Interraced-net
Conferenza conclusiva per il progetto Interraced-net dedicato al paesaggio terrazzato transfrontaliero, si è tenuta a Verbania lo scorso 6 dicembre.
👤 Redazione ⌚ 13 Dicembre 2022 - 18:06 Commentaa-
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Proposte di progetti concreti per salvaguardare dal dissesto idrogeologico e da fattori erosivi, causati anche dai cambiamenti climatici, i territori delle nostre Alpi attraverso il recupero e manutenzione dei terrazzamenti, “simbolo di perfetta armonia tra uomo e natura” (definizione per cui l’arte di costruire i muretti è diventata Patrimonio immateriale dell’UNESCO).
Se ne è parlato il 6 dicembre scorso a Verbania durante la conferenza conclusiva dedicata al progetto di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Svizzera “Interraced-net: strategie integrate e reti per la conservazione e la valorizzazione del paesaggio terrazzato transfrontaliero” che ha coinvolto un territorio di 261 km: 71 Comuni tra Lombardia, Piemonte Valle d’Aosta e il Cantone dei Grigioni (CH) per un totale di 198.703 abitanti. L’evento, organizzato da uno degli otto partner - il Parco Nazionale Val Grande – ha previsto interessanti relazioni a cura di:
Luigi Spadone, Presidente del Parco Nazionale Val Grande:
“Il progetto Interraced-net è importante perché non si limita ad un’azione di recupero dei terrazzamenti, alla tutela della biodiversità e valorizzazione dell’agricoltura “eroica”, ma mette al centro anche la storia di un territorio e dei suoi abitanti. I progetti che coinvolgono la collettività sono quelli che hanno un futuro”.
Cristina Movalli, Responsabile dell’Ufficio promozione e conservazione natura del Parco:
“Interraced aveva preso avvio nel 2019 e, pur se in parte condizionato dalla pandemia Covid 19, si conclude ufficialmente il 6 dicembre. Le fasi del progetto, che aveva un budget di euro 1 milione 111,000, hanno riguardato: coordinamento, comunicazione (Newsletter, FB, Istagram,), preparazione e analisi a livello settoriale e integrato, creazione della Carta del paesaggio terrazzato transfrontaliero con interventi e lavori dimostrativi, rete dei luoghi e creazione di itinerari turistici, trasferimento di conoscenze delle tecniche di costruzione dei muretti coinvolgendo le scuole locali”.
Daniele Piazza, direttore di Aree Protette dell’Ossola:
“Il Piano d’azione del paesaggio terrazzato transfrontaliero è un utile strumento a disposizione di amministratori e gli addetti ai lavori per la gestione del paesaggio terrazzato. Raccoglie attività da portare avanti nel medio e lungo periodo. E’ finalizzato alla cura e valorizzazione dei terrazzamenti (ad esempio a scopo produttivo con la viticultura). In Ossola il paesaggio terrazzato è stato conquistato dai boschi: è un problema perché spesso le piante crescendo e non avendo abbastanza terreno fanno crollare i muretti con conseguenze spesso drammatiche. Ma il paesaggio terrazzato è anche una forma d’arte e quindi per valorizzarlo si è pensato a una mostra fotografica in programma prossimamente a Crevoladossola con immagini suggestive dei terrazzamenti in Valle Antrona”.
Guido Paliaga, geologo impegnato da un ventennio sulle tematiche della conservazione, recupero e mantenimento delle aree terrazzate: “L’intensità delle piogge sta innescando dissesti idrogeologici maggiori rispetto al passato e i fattori erosivi sono aumentati sino a 12, 18 volte rispetto al passato. Purtroppo la cronaca ci rende sempre più consapevoli di questo problema. Il territorio alpino è in gran parte terrazzato. Interraced-net ha compiuto un’importante opera di monitoraggio dei terrazzamenti che consentirà di indirizzare politiche di prevenzione. Certamente ci sono difficoltà a intervenire sia perché i terreni sono per lo più di privati non sempre propensi ad accettare interventi, sia perché le aree sono spesso difficilmente accessibili. Con una scala di priorità si potrà intervenire nelle aree più a rischio”.
Ivano De Negri, portavoce di TerraVIVA in Valle Antrona: “TerraVIVA è un’associazione fondiaria nata con nove fondatori da un progetto finanziato da Fondazione Cariplo; oggi è una realtà concreta con oltre duecento proprietari e ha superato in parte la frammentazione di proprietà private. Ha lo scopo di tutelare l’ambiente e la biodiversità anche per evitare la perdita di varietà locali. Includendo nella manodopera persone svantaggiate e dando in gestione i terrazzamenti recuperati, su otto ettari di terreno coltivato, tre mila sono su terrazzamenti: un dato importante tenendo conto delle difficoltà pratiche di svolgere attività agricola sui muretti. Le produzioni attualmente sono zafferano, lavanda, canapa, vite ed è stato avviato un servizio di trasformazione di mele e pere a Km0 in succo naturale… pensando anche al recupero di terrazzamenti per la frutticoltura”.
Al termine dell’incontro è stato proiettato un interessante documentario intitolato “Pietra per Pietra”, prodotto da Biesse SAS: un racconto per immagini del progetto Interraced-net e del mosaico di terre che hanno lavorato in sinergia per valorizzare il paesaggio terrazzato italo-elvetico. Leggi QUI il post completo