Incontro con Massimo Arcangeli
Mercoledì 9 novembre, ore 17.30 presso Libreria Alberti di Verbania dialoga con Massimo Arcangeli il prof. Agostino Roncallo
👤 Redazione ⌚ 8 Novembre 2022 - 12:08 Commentaa-
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Presentazione del saggio:
Saper essere, saper fare, saper pensare. Un manifesto per la scuola del futuro
Massimo Arcangeli (a cura di)
(Castelvecchi, 2022)
L’esigenza di redigere un manifesto per la scuola nasce da una piena unità d’intenti tra i diversi soggetti che ne costituiscono il meccanismo e il cuore pulsante: gli insegnanti, i dirigenti scolastici, il personale, gli studenti e le loro famiglie. Una proposta programmatica che sogna il raggiungimento di una scuola pubblica diversa dall’attuale – sperequativa, aziendalistica, burocratizzata – attraverso l’approfondimento di alcuni temi chiave: la rivoluzione digitale, la didattica “intelligente”, la valorizzazione delle conoscenze; l’inclusività, la partecipazione, la condivisione dei saperi; l’educazione alla differenza e all’autonomia di pensiero; la maturazione di una cittadinanza attiva e responsabile; il diritto allo studio, la trasparenza amministrativa, la selezione dei docenti e la stabilizzazione del personale precario.
A seguire, presentazione del romanzo:
Arrigo. Un mercante nella Roma nel Trecento
Massimo Arcangeli
(Bollati Boringhieri, 2022)
Arrigo è una particolarissima guida al Medioevo romano, fatta di libri e di parole, di quartieri e di mestieri e di qualsiasi altra cosa potesse comporre l'universo di un cittadino romano di quel tempo. È la storia sociale e linguistica di un'epoca in cui il punto di vista del narratore si alterna allo sguardo, ai pensieri, alle parole di un personaggio fittizio che ci appare tuttavia insolitamente reale, quasi un amico di cui veniamo via via a conoscere vita pubblica e vita privata, sogni e ambizioni, affetti e comportamenti. Ma Arrigo è anche una vicenda in cui si intrecciano omicidi misteriosi ed efferati, legati tra loro da enigmi e indovinelli che il lettore è spinto a sciogliere diventando in qualche modo lui stesso, indotto com'è a calarsi nella mentalità del luogo e del periodo, un abitante della Roma medievale. Massimo Arcangeli ha scritto un libro del tutto particolare, che ci immerge in un contesto temporalmente alieno avvicinandocelo «dall'interno», grazie a una storia ricca di suggestioni ma al contempo solidamente documentata per mezzo di un doppio sistema di note. Al lettore il compito di decidere il tipo di percorso da intraprendere: se leggere il «romanzo» del mercante di libri Arrigo degli Ardinghi, di sua moglie Angela (raffinata lettrice, che sorprendiamo anche a riflettere sulla condizione femminile) e dei figli Massimello e Tuttabona, con le loro inclinazioni e aspirazioni, e fermarsi lì; oppure se approfondire i vari argomenti e le varie vicende attingendo al poderoso apparato di commento e di approfondimento bibliografico per ulteriori stimoli e percorsi (sollecitati dall'indice finale, dei luoghi di Roma e del Lazio). Arrigo, insomma, è un libro unico. L'esempio di un modo del tutto originale di fare storia, di una forma di «divulgazione» profonda e multidisciplinare, colta e insieme accessibile, che ci fa comprendere in presa diretta un momento importante del nostro passato.
L’autore:
Massimo Arcangeli insegna Linguistica italiana presso l’Università di Cagliari. Già responsabile scientifico mondiale del Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri (PLIDA), dirige numerosi festival culturali, collabora con la radio e la televisione pubblica, con l’Istituto della Enciclopedia Italiana (Treccani) e con alcuni dei più importanti quotidiani nazionali. Fra i suoi ultimi libri, La lingua scǝma. Contro lo schwa (e altri animali) (2022), Senza parole. Piccolo dizionario per salvare la nostra lingua (2020); L’avventurosa storia della stretta di mano. Dalla Mesopotamia al Covid-19 (2020), Sciacquati la bocca. Parole, gesti e segni dalla pancia degli italiani (2018) e La solitudine del punto esclamativo (2017). Per Bollati Boringhieri ha pubblicato, insieme a Edoardo Boncinelli, Le magnifiche 100. Dizionario delle parole immateriali (2017).
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