Sperimentazione Squadre Civiche
L’Assessore ai Lavori Pubblici e Rapporti con i Quartieri Massimo Forni, da giorni sta organizzando assemblee e incontri - in aggiunta a quelli ormai di routine quindicennale del Sindaco - finalizzati al coinvolgimento dei cittadini nella vita dei quartieri.
👤 Redazione ⌚ 21 Luglio 2014 - 19:15 6 commentia-
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Da questi incontri stanno scaturendo interessanti scambi collaborativi e soluzioni condivise sia come esercizio di confronto civile, sia come possibile sperimentazione di volontariato locale che si integra con le strutture del Comune. Tutto ciò a vantaggio del concreto miglioramento della vita nei quartieri, anche in vista del rinnovo degli organi di partecipazione popolare previsti in autunno.
Tra il resto, la novità che sta prendendo piede è quella della creazione di squadre civiche armonizzate dal Consiglio di Quartiere. Il primo esperimento vede la costituzione di una squadra formata da dieci persone, già al lavoro da qualche giorno con una agenda di piccole opere concordate con le associazioni.
Altre attività in programma, derivate da questa sperimentazione:
- Trobaso: i volontari stanno sistemando le palizzate del parco La Gera, con materiale fornito dal Comune;
- Biganzolo, Zoverallo, Intra, Trobaso: da martedì 22 luglio 16 volontari si integreranno con le operatività dei profughi nell’ambito del Progetto “Volontariato Multietnico”;
- Pallanza: due volontari si sono resi disponibili per seguire apertura e chiusura del parco giochi di via Crocetta;
- Intra: una trentina di volontari, nell’ambito del progetto “Panchinando”, domenica 27 luglio dipingeranno circa panchine che hanno urgente bisogno di manutenzione;
A seguire, iniziative a Suna e altre a Pallanza.
Soddisfatto Massimo Forni per la risposta dei quartieri: «Il riscontro ricevuto all’idea di coinvolgere i cittadini è entusiasmante e lascia ben sperare per il futuro. Troviamo confronto civile e grande disponibilità a migliorare la città, davvero vista come bene comune cui tutti dobbiamo dedicarci. Bellissima anche l’integrazione che si viene a creare tra volontari locali e provenienti dalle file dei profughi ospitati ad Antoliva». Leggi QUI il post completo