RSA Navigazione Lago Maggiore sul trasporto non di linea
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato stampa della RSA (Rappresentanza sindacale aziendale) della Navigazione Lago Maggiore, in risposta alle affermazioni del Presidente uscente della provincia del V.C.O. sul trasporto non di linea sul lago Maggiore.
👤 Redazione ⌚ 19 Luglio 2014 - 09:42 15 commentia-
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I rappresentanti Sindacali della Navigazione lago Maggiore, dopo aver letto alcuni articoli apparsi sui quotidiani in questi ultimi giorni, si dicono molto preoccupati e sconcertati dalle affermazioni del Presidente uscente della Provincia del V.C.O. in merito alla vicenda del trasporto di passeggeri privato sulle acque del lago Maggiore.
Attraverso i giornali apprendiamo che, nonostante la legge imponga delle condizioni chiare a tutto il sistema di navigazione del lago, c’è chi invece invece di svolgere il suo ruolo di garanzia e di pretendere l'applicazione della legge si fa garante di tutte le situazioni anomale ipotizzando superamenti delle leggi.
Siamo già reduci dalla famosa “tassa di sbarco”, che secondo noi sta avendo sicuramente un'applicazione a dir poco “strana” vista la sua imposizione unicamente al servizio pubblico di linea e che riesce contemporaneamente a penalizzare sia il turismo sul lago che gli introiti della Navigazione Lago Maggiore.
Ricordiamo che la Gestione Navigazione Laghi deve sottostare a regole ferree e severe in campo nautico e tecnico per garantire la massima sicurezza ai passeggeri trasportati e il servizio pubblico deve in oltre garantire il collegamento delle sponde e delle isole anche e soprattutto negli orari meno “turistici”.
Non si può continuamente chiedere alla Navigazione Lago Maggiore di rimodulare gli orari per tentare di garantire al nostro lago un servizio sempre più capillare ed utile ad attrarre i turisti che, ricordiamo, sono la “linfa” per i conti delle amministrazioni locali e degli abitanti dei comuni rivieraschi, e contemporaneamente produrre atti finalizzati a distruggere oltre 150 anni di storia.
Il numero delle licenze attualmente attive, sembrerebbe 49, sono sicuramente molte di più delle 18 a suo tempo deciso con una trattativa regione-provincia-comune e non si comprende come esse possano essere lievitate in questo modo; la delibera che ne stabilisce la quantità è del 2011 ed era collegata ai flussi turistici storici che per causa della crisi invece di aumentare negli ultimi anni sono diminuiti.
Relativamente al discorso occupazione è necessario segnalare che la Navigazione Lago Maggiore, per lo svolgimento del normale servizio assume, oltre i circa 250 dipendenti in pianta stabile, circa una sessantina di stagionali contratti che vanno dai 9 agli 11 mesi, livello occupazionale che non potrà essere garantito in futuro se le condizioni di servizio cambieranno.
Il rischio occupazionale di certo ci preoccupa molto di più di quanto possa preoccupaci il progressivo rientro delle licenze inopportunamente concesse oltre i limiti previsti dalla legge e dagli accordi del 2011. Per questa ragione vogliamo suonare un campanello di allarme pretendendo solo il rispetto delle regole, quelle regole che in Italia troppe volte vengono disattese.
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