Sanità: Piemonte orientale ecco la riforma
Un'unica rete ospedaliera, denominata Federazione 4, che comprende il quadrante Novara, Vercelli, Biella e Vco. Sarà questo il quadro della sanità nel Piemonte Orientale dopo la riforma.
👤 WebMaster ⌚ 18 Gennaio 2013 - 13:02 1 commentoa-
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Mercoledi c'è stato il secondo incontro tra i rappresentanti dei sindaci piemontesi e l'assessorato alla Sanità presso l'Asl Novara per illustrare come sarò organizzato il servizio.
Il primo intervento della riforma in realtà è già stato attuato. Ad Arona l'ospedale è stato trasformato in Cap (centro assistenza primaria) con centro prelievi, dialisi, poliambulatorio e guardia medica. Per Novara, invece, nessuna variazione in vista nell'attività dell'ospedale Maggiore di Novara (che opera anche con il presidio di Galliate), "promosso" ad ospedale di riferimento dell'intero quadrante.
Sono invece ospedali cardine: Biella, Borgomanero, Vercelli e Verbania-Domodossola. La novità più importante a breve termine? Sarà a Domodossola, dove verrà chiuso il punto nascite e aperta la emodinamica. "Il punto nascite domese non rispetta gli standard minimi nazionali e regionali relativi al volume di attività (inferiore ai 500 parti).
Parallelamente si è scelto di avviare un laboratorio di Emodinamica, data la particolare configurazione geomorfologia del territorio, che, nei primi sei mesi lavorerà a stretto contatto con l’equipe di Novara" spiegano dall'assessorato alla Sanità. Per quanto riguarda il numero di posti letto ospedalieri, la riforma prevede un taglio di 114 unità nell'intera area sovrazonale (si passerà dagli attuali 3673 posti letto a 3559).
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