RSA e sostenibilità
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di di 12 RSA del territorio, riguardante la sostenibilità delle stesse,
👤 Redazione ⌚ 3 Maggio 2022 - 09:34 Commentaa-
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Un anno fa la quasi totalità delle RSA del VCO lanciarono un appello per sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica per l’assunzione di provvedimenti che potessero garantirne la sostenibilità.
L’appello si concludeva con queste parole:
“La situazione è seria, per non dire drammatica, e se non sarà affrontata con decisione e tempestività la chiusura di molte RR.SS.AA. diverrà un destino ineludibile nel silenzio e disinteresse quasi generale. Anche delle istituzioni che a parole dicono una cosa, ma nei fatti….. “
A distanza di un anno la situazione è sostanzialmente immutata, nonostante il quadro epidemiologico si sia evoluto verso esiti più favorevoli.
A parole tutti dicono che le RSA. siano da mettere in sicurezza nell’ambito di una riforma generale del sistema che, grazie alle risorse del PNRR, possa trasformarle in reali soggetti erogatori di servizi di qualità a più livelli: domiciliare, semiresidenziale e residenziale.
Ma qual è la verità?
A livello nazionale nulla è stato ancora deciso.
A livello regionale, il tanto sbandierato sostegno alle RSA si è tradotto in alcuni provvedimenti che poco o per nulla hanno inciso. Con effetti più di forma che di sostanza.
Sostegno economico:
1) la Regione ha stanziato 41 milioni di euro a favore di tutto il mondo socio-sanitario (tra cui le RSA) per coprire in parte i maggiori costi sostenuti per far fronte al Covid-19 (DPI, spese per sanificazione, ecc.). Purtroppo, tali risorse riguardano solamente i costi sostenuti fino al 30 giugno 2021, come se lo stato di emergenza si fosse concluso in quella data.
2) La Regione Piemonte ha sbloccato le rette di degenza ferme dal lontano 2013. Purtroppo, a fronte di un aumento dei costi (rinnovi CCNL, utenze, materie prime, ecc.) prossimo al 10%, l’aumento delle rette previsto sia pari al 0,65%.
3) A fine dicembre 2020 è stato dato molto risalto sugli organi di stampa alla notizia secondo la quale la Regione, attraverso i canoni idrici, avrebbe pagato le bollette delle RSA. Oggi, a distanza di ormai un anno e mezzo, nulla è dato sapere sul tema.
Occupazione dei posti letto:
Non vi è alcun dato strutturato che indichi qual sia la politica dell’ASL VCO, rispetto ai posti in convenzione. Sono rimaste inevase le domande che ponemmo un anno fa:
a) Quanti sono gli utenti ricoverati in regime di convenzione?
b) Qual è lo stato delle liste di attesa?
c) L’attività di valutazione da parte dell’Unità di Valutazione Geriatrica procede a pieno regime?
d) Quante sono le pratiche avviate il cui iter non è ancora giunto a conclusione?
e) Quali tempistiche (realistiche) sono preventivabili per concludere tale iter?
Carenza di personale:
Mancano Medici, Infermieri e OSS.
Per ciò che riguarda i Medici, la normativa vigente prevede che l’assistenza sanitaria degli ospiti in convenzione in RSA venga garantita da medici nominati dall’ASL. In alcune realtà, stante la carenza di medici, sono i Direttori Sanitari delle RSA che si stanno occupando di questo aspetto sopperendo alle mancanze delle sanità pubblica.
Per ciò che concerne gli Infermieri, il problema è nazionale. Mancano Infermieri, ma non vi sono risposte concrete, fattibili e sostenibili.
La Regione ha provato ad intervenire sul tema con alcuni provvedimenti che, nei fatti, si sono dimostrati irrealizzabili o non hanno prodotto effetti concreti.
Per ciò che riguarda gli OSS, la situazione (se possibile) è ancora più grave.
Ricordiamo che i corsi OSS, della durata di 1000 ore, non devono prevedere costi per i partecipanti.
La Regione Piemonte, attraverso il Fondo Sociale Europeo finanzia tali corsi, ma per un motivo che ai più appare inspiegabile, ha deciso che per la Provincia del VCO ne sia finanziabile uno solo all’anno. I 25 neo-OSS che vengono formati annualmente non sono sufficienti per rispondere alla richiesta che proviene da tutte le strutture sanitarie, sociosanitarie e assistenziali pubbliche e private del territorio.
Negli ultimi anni, infatti, attraverso fondi privati, sono stati istituiti cinque ulteriori corsi che, tuttavia, non sono riusciti a coprire il fabbisogno.
Recentemente la Regione Piemonte ha approvato un provvedimento che prevede la possibilità di organizzare corsi che prevedano un contributo a carico dei partecipanti. Per diventare operativo, però, mancano ancora alcune deliberazioni che definiscano quanto deve essere tale contributo, i requisiti di accesso, ecc. Non abbiamo notizie dello stato dell’arte.
E quindi? Quali sono le risposte possibili?
La messa in sicurezza delle RSA, in termini di sostenibilità economica e gestionale attraverso:
A livello regionale
a. Revisione del piano tariffario (rette di degenza) che riconosca i reali maggiori costi sostenuti dalle RSA, attesa di una riforma complessiva del sistema;
b. Incremento dei posti letto in convenzione (o perlomeno il mantenimento dei livelli prepandemia);
c. Un piano straordinario per l’organizzazione di un numero adeguato di corsi OSS a livello locale;
A livello locale
istituzione di un tavolo di lavoro strutturato, tra rappresentanti dell’Azienda sanitaria locale, delle RSA, dei Sindaci per l’analisi dei problemi e la loro risoluzione, tra i quali il più rilevante è la carenza di personale.
Tutto ciò sarà possibile solo quando TUTTE le Istituzioni considereranno le RSA come parte integrante del sistema sanitario e non come una scomoda e fastidiosa controparte.
Se ciò non accadrà le RSA, chi prima e chi dopo, saranno costrette a chiudere, lasciando le famiglie con enormi problemi gestionali dei loro cari e centinaia di persone e famiglia con seri problemi occupazionali.
Fondazione Opera Pia dr. Domenico Uccelli onlus Cannobio
RSA Samonini Rozio Balassi Domodossola
Casa per gli anziani e la Comunità della Valle Antrona Montescheno
RSA Massimo Lagostina onlus Omegna
RSA Villa Serena Orta San Giulio
Residenza Socio-Sanitaria Premosello-Chiovenda
RSA "Cuore Immacolato di Maria" Re
Casa di Riposo per Anziani Varzo
Casa di Riposo Maurizio Muller Verbania
Fondazione Istituto Sacra Famiglia onlus Verbania
RSA Teresa Ceretti Villadossola
RSA Villa Presibitero Vogogna Leggi QUI il post completo